Ha sequestrato la sua amante, chiudendola per due settimane in un cassone e torturandola per giorni.
Il responsabile di tale violenza fisica e psichica è un italiano di 53 anni, imprenditore agricolo di Bolzano, ma residente in provincia di Verona. Peraltro si tratta di un soggetto già noto agli inquirenti per i suoi precedenti penali: infatti, una decina di anni fa era stato denunciato per violenza sessuale su minori.
L’uomo è stato arrestato dalle forze dell’ordine, che sono riuscite a liberare e salvare la donna polacca, di anni 44, tenuta prigioniera nella campagne lungo l’A4 Milano-Venezia, in località Sommacampagna (Verona). I lamenti della donna, dopo giorni da horror e da incubo, sono stati fortunatamente sentiti da alcuni giardinieri impegnati lì vicino, che hanno posto fine alla sua prigionia e chiamato i soccorsi. La sventurata è ora ricoverata in stato di choc all’ospedale di Villafranca.
Come rivela Il Gazzettino, la donna sarebbe stata tenuta sotto il sole e con la bocca chiusa dal nastro adesivo per due settimane.
E da quanto scoperto dai militari, l’agricoltore-mostro è stato aiutato da un suo bracciante, un polacco 32enne, anch’esso indagato.Ora l’uomo è in stato di arresto e dovrà rispondere all’accusa di sequestro di persona e tortura: al momento è in galera, nel carcere di Montorio.
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