A Veronica Lario 100 mila euro al giorno, Berlusconi mantiene il patrimonio

Berlusconi verserà 36 milioni in un anno, ma manterrà la villa di Macherio e non sarà modificato l’assetto delle società

Silvio Berlusconi e l'ex moglie Veronica Lario
Silvio Berlusconi e l'ex moglie Veronica Lario

Tre milioni al mese per gli alimenti ma niente patrimonio. È quanto dovrà versare l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi alla ex moglie Veronica Lario in base alla sentenza di divorzio emessa dal tribunale di Milano. Secondo quanto anticipato oggi dal Corriere della Sera, la sentenza di separazione non consensuale sarebbe stata depositata a Natale.

Il Cavaliere verserà alla ex moglie Veronica Lario tre milioni di euro al mese, 36 milioni in un anno, ma manterrà la proprietà della villa di Macherio e non sarà modificato l’assetto delle società che fanno capo all’ex premier. "Villa Belvedere a Macherio è stimata 78 milioni - spiega il quotidiano di via Solferino - ma i suoi 120.000 metri quadrati richiedono una costante e impegnativa manutenzione per la quale l'ex premier calcola di aver impiegato circa 20 milioni in un decennio e stima di doverne spendere 1,8 all'anno". La causa di separazione "non consensuale" tra i due ex coniugi è stato sancito in una sentenza depositata nei giorni scorsi e che pone fine a una vicenda durata tre anni. I due hanno rinunciato a chiedere "l’addebito di colpa" all’altro coniuge. Un esito tutt'altro che scontato, fa notare Luigi Ferrarella, per com'era partita la causa e più in linea con "l'impressione maturata nei rispettivi entourage quando nel secondo faccia a faccia" il Cavaliere e la Lario erano stati fatti rimanere da soli, per qualche momento senza avvocati, davanti al presidente.

Insomma, la separazione è rimasta di tipo "non consensuale" solo tecnicamente dal momento che l'accordo di massima non è affatto lontano. La sentenza, secondo il Corriere della Sera, è stata depositata dai giudici della Nona sezione civile del Tribunale di Milano, in gran segreto, il giorno di Natale.

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