Vescovo Taranto annulla messa in suffragio Mussolini

Contro l'iniziativa promossa da un'associazione missina per il 18 aprile si era scagliata l'Anpi: "Fatto gravissimo". Nella bufera don Larizza che a gennaio aveva attaccato il sindaco Stefano: "Aiuta i migranti e non gli italiani"

Vescovo Taranto annulla messa in suffragio Mussolini

Il parroco della chiesa Sacro Cuore di Taranto, don Luigi Larizza, celebrerà una messa lunedì prossimo alle 18 per Benito Mussolini e Giovanni Gentile. Lo annuncia in una nota l'Anpi, l'Associazione dei partigiani italiani sede di Taranto, che protesta contro l'iniziativa. "Apprendiamo con incredulità e sgomento che lunedì 18 aprile, presso la chiesa del Sacro Cuore di Taranto - spiega l'Anpi di Taranto- si terrà una messa in suffragio di Benito Mussolini e Giovanni Gentile, promossa dai 'missini di terra jonicà". Per l'associazione "si tratta di un fatto gravissimo, che lede la sensibilità democratica della nostra comunità e infanga la memoria dei tanti cattolici, fra cui diversi sacerdoti, che parteciparono alla lotta di liberazione dall'occupante nazifascista, pagando un pesante tributo di sangue". "L'Anpi di Taranto - prosegue la nota - fa appello alla coscienza democratica delle autorità civili e religiose locali e vigilerà affinchè fermino questa improvvida iniziativa".

All'appello hanno aderito Cgil Taranto, Libera Taranto, Legambiente Taranto, Sel, Rifondazione Comunista, i Verdi, il movimento degli studenti di Azione Cattolica, l'Arci Taranto e altri movimenti. Nei mesi scorsi lo stesso don Luigi Larizza si rese protagonista di uno scontro, finito anche sul web, col sindaco di Taranto, Ezio Stefano, al quale contestava il fatto che il Comune prestasse aiuto e assistenza ai migranti che sbarcano in città, tratti in salvo nelle acque del Canale di Sicilia dalle navi della Marina Militare, e non facesse nulla, secondo il sacerdote, per aiutare le famiglie della città in stato di bisogno. In particolare don Luigi Larizza si riferiva alla condizione di una serie di famiglie costrette a vivere nell'androne del loro stabile perché gli appartamenti erano stati ritenuti inagibili. Sullo scontro tra il parroco e il sindaco prese posizione anche l'arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, stigmatizzando le parole pronunciate dal sacerdote verso Stefano ma sottolineando comunque che la solidarietà non ha confini e va quindi espressa sia nei confronti dei migranti che verso gli altri soggetti deboli.

Intanto, l'arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, ha disposto l'annullamento della messa in suffragio di Benito Mussolini e Giovanni Gentile che si sarebbe dovuta tenere domani nella parrocchia del Sacro Cuore in Taranto. "Fatto salvo che la messa in suffragio non si nega ad alcun peccatore - è precisato in una nota diffusa nella tarda serata di ieri - è altresì vero che quella in questione assume una particolare connotazione ideologica" e questo ha indotto il vescovo a disporre che la celebrazione venga annullata.

Il manifesto di annuncio della messa promossa dai "missini di terra jonica" ha provocato la reazione di associazioni e movimenti che hanno fatto "appello alla coscienza democratica delle autorità civili e religiose locali e vigilerà affinché fermino questa improvvida iniziativa". Nella tarda serata di ieri, è arrivato quindi l'annuncio dell'annullamento.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica