Il vescovo tuona contro le preghiere islamiche in chiesa

A Pistoia il vescovo blocca l'iniziativa di due preti che avevano aperto le porte della chiesa per la preghiera dei musulmani

Il vescovo tuona contro le preghiere islamiche in chiesa

In chiesa si prega Cristo, non Allah: il monito che arriva dal vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, non lascia scampo.

Il titolare della diocesi toscana ha voluto così stoppare l'iniziativa di due preti che avevano aperto ai migranti musulmani le porte delle proprie chiese.

Don Massimo Biancalani e don Alessandro Carmignani, spiega Repubblica Firenze, avevano annunciato di voler aprire la chiesa di Vicofaro alla preghiera dei profughi di fede islamica, perché "per fare vera accoglienza non possiamo farli pregare in uno scantinato". Di fronte alle (prevedibili) critiche, si erano giustificati sostenendo di stare solo seguendo l'appello per l'accoglienza lanciato da papa Francesco.

L'iniziativa però non è piaciuta a monsignor Tardelli, che non ha perso tempo per sconfessarla pubblicamente: "la doverosa, necessaria e rispettosa accoglienza delle persone che professano altri culti e religioni non si fa offrendo spazi per la preghiera all'interno delle chiese destinate alla liturgia e all'incontro della comunità cristiana", scrive in una nota. "Per quella si possono trovare benissimo altri spazi e altri luoghi ben più adatti e più rispettosi anche di chi ha un'altra fede".

La

morale della storia insomma è chiara: sì all'accoglienza, ma le chiese sono luoghi consacrati al culto di Cristo. Pregare un altro Dio sarebbe inopportuno e irrispettoso, per i cristiani e per gli stessi musulmani.

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