"Vi ammazzo": magrebino semina il terrore nel condominio

Il magrebino ha minacciato di morte i condomini di una palazzina, dopo essere stato allontanato. Quindi ha lanciato delle pietre contro una finestra, è entrato nel portone prendendo a calci le porte dei vari inquilini e sporcando di sangue ovunque

"Vi ammazzo": magrebino semina il terrore nel condominio

Una nuova escalation di violenza ha visto come protagonista un migrante, a Ventimiglia, in provincia di Imperia. Un magrebino che molto probabilmente in preda ai fumi dell'alcol o di qualche stupefacente, ha seminato il terrore, nella tarda serata di ieri, in un condominio della centralissima via Aprosio. Ha minacciato di morte gli abitanti, ha lanciato pietre contro le finestre e dopo essere entrato nello stabile, ha preso a calci le porte di casa dei vari inquilini, sporcando di sangue ovunque, anche alcuni giochi per bambini che si trovavano sul pianerottolo. Il tutto in un crescendo di odio. Sono circa le 22.30, quando il nordafricano inizia a dare in escandescenze sulla strada, tra l'altro in un tratto, dove sono in corso lavori di pedonalizzazione.

A un certo punto da una finestra, senza troppi complimenti, gli urlano di allontanarsi. Così esplode la rabbia del magrebino, il quale comincia a gridare insulti e minacce di morte. "Vi ammazzo", ripete più volte e in un'occasione, forse non sapendo bene con chi prendersela, sembra urlare pure: "Italiani di merda, vi ammazzo". Il tutto va avanti per diversi minuti. Non contento, lo straniero raccoglie delle pietre e le lancia contro alcune finestre. "Scendi!", gridain segno di sfida, alla persona che gli ha detto di allontanarsi.

Una giovane mamma con un bambino di 5 anni chiama spaventata il marito, che si trova al lavoro e quest'ultimo corre dalla compagna. Sotto casa c'è una pattuglia delle forze dell'ordine, ma dell'uomo nessuna traccia, era riuscito a scappare. E le sorprese non finiscono qui. Il magrebino, infatti, dopo la prima sceneggiata, quella delle minacce e della sassaiola, ha proseguito spaccando a pugni (tanto da ferirsi) la serratura del portone di ingresso alla palazzina, è entrato ed ha iniziato a prendere a calci tutte le porte, sporcando di sangue le scale e anche la bicicletta e il monopattino di un bambino, che si trovavano sul pianerottolo.

La gente è esasperata: "Ogni sera è la solita storia, abbiamo paura di rientrare a casa, siamo ostaggio di queste persone", avvertono alcuni abitanti del quartiere. Ognuno ha la propria disavventura da raccontare. Con la stagione estiva la situazione è peggiorata.

L'altra mattina, ad esempio, la polizia locale di Ventimiglia e gli operai della Docks Lanterna, la ditta che gestisce il servizio di igiene urbana, hanno ripulito una tendopoli situata vicino alla frontiera di Ponte San Luigi, dove i no border danno da mangiare ai migranti diretti in Francia o respinti dalle autorità transalpine. Non era uno sgombero, ma una semplice pulizia e poche ore dopo il piazzale si è ripopolato così come le spiagge, il lungo Roya e la ferrovia.

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