Viaggi all'estero: cosa cambia per il rientro in Italia

L'ordinanza, firmata dal ministro Speranza, recepisce la raccomandazione sui viaggi arrivata dal Consiglio europeo. Soddisfazione è stata espressa dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia

Viaggi all'estero: cosa cambia per il rientro in Italia

Da febbraio previste importanti novità sui viaggi. Chi proviene da uno degli Stati membri dell’Unione europea potrà entrare in Italia con il Green pass, senza più bisogno di presentare un tampone negativo al momento della partenza. È quanto prevede un’ordinanza firmata nella serata di ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Con tale provvedimento vengono anche prorogate ed estese le misure relative ai corridoi turistici che riguarderanno nuove destinazioni: tra queste figurano Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (ma limitatamente all’isola di Phuket), Oman e Polinesia francese. Fino ad oggi erano già previsti corridoi turistici che includevano Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto (limitatamente alle zone di Sharm El Sheikh e Marsa Alam).

L’ordinanza sul Green pass fa seguito e, in sostanza, recepisce le indicazioni arrivate dalla Ue. Il Consiglio affari generali, nella sua raccomandazione approvata martedì a Bruxelles, ha chiesto a tutti i Paesi membri di abbandonare la mappa del contagio, quelle settimanale elaborate dall'Ecdc che segnalavano la diffusione del Covid nei vari Stati, per adottare un approccio "individuale", basato sullo status del viaggiatore.

Tale indicazione varrà dal prossimo 1° febbraio, lo stesso giorno di un atto delegato che modifica il regolamento sul pass e, al contempo, prevede un periodo di accettazione di 270 giorni per i certificati di vaccinazione. Ciò significa che l’elemento fondamentale per compiere un viaggio sarà il certificato di vaccinazione, di negatività al test o di guarigione di un viaggiatore. Ovviamente tutto dovrà essere comprovato da un certificato digitale dell’Ue.

Ogni Stato membro dell'Ue decide le restrizioni di viaggio "in base alle circostanze che si trova ad affrontare. Tuttavia la variante Omicron si è ormai diffusa in tutta Europa ed è giunto il momento di valutare l'interruzione delle misure di viaggio supplementari introdotte da alcuni Stati membri nelle ultime settimane, che hanno reso i viaggi nell'Ue più complicati e meno pianificabili. Invitiamo ora tutti gli Stati ad attuare rapidamente le norme comuni per garantire coordinamento e chiarezza per i nostri cittadini e per i viaggiatori". È quanto hanno sottolineato il commissario europeo alla Salute Stella Kyriakides e quello alla Giustizia Didier Reynders.

Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha espresso apprezzamento per la decisione del collega Speranza di firmare l’ordinanza che consentirà ai viaggiatori provenienti dai Paesi dell'Unione l'ingresso in Italia solo con il Green pass e la creazione di nuovi corridoi turistici. "Si possono così ricreare parzialmente le condizioni di mercato indispensabili per attutire la crisi del settore", ha sottolineato il ministro.

Soddisfazione per l’ordinanza del ministro Speranza è stata espressa anche da Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, che in una nota ha spiegato: "La proroga e l'allargamento dei corridoi turistici ad altre destinazioni, grazie all'impegno del ministro Garavaglia, è un primo passo verso un progressivo e necessario ritorno alla normalità". "Noi naturalmente- ha continuato- auspichiamo che il prima possibile la regolamentazione dei viaggi internazionali agevoli maggiori aperture. D'altronde l'andamento pandemico e il livello di vaccinazioni raggiunto permettono, a nostro avviso, di muoversi fuori dall'area Ue/Schengen con più libertà, pur mantenendo tutti i presidi di sicurezza ancora necessari in questa fase".

Lo stesso Gattinoni ha, infine, concluso spiegando che serve "un cambio radicale di approccio e su questo terreno il governo italiano dovrebbe adeguarsi alla raccomandazione del Consiglio europeo secondo cui va

abbandonata una regolamentazione basata sulle mappe regionali colorate in ragione dei livelli di contagio, eccettuate le aree rosso scuro, e bisogna invece passare a misure calibrate sullo status del singolo viaggiatore".

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