Viaggio in Serbia per il vaccino. L'offerta con le dosi donate dalla Ue

La Serbia apre alle vaccinazioni: basta compilare il modulo sul sito del governo. Tra le dosi disponibili anche quelle arrivate con il programma internazionale Covax, destinato ai Paesi con economie più deboli

Viaggio in Serbia per il vaccino. L'offerta con le dosi donate dalla Ue

AstraZeneca, Pfizer, Sputnik V, Sinopharm o Moderna? In Serbia è possibile scegliere il vaccino anti-Covid che si preferisce. E il servizio non è solo per i cittadini del Paese, ma anche per gli stranieri. Chiunque, infatti, può compilare il questionario per manifestare il propro interesse alla vaccinazione.

A partire dallo scorso 11 gennaio, infatti, il siero anti-Covid è disponibile per tutti, senza distinzione di passaporto o residenza. Prima la Serbia si è rivolta ai suoi cittadini, poi ai migranti e ai residenti nei campi Rom e in seguito, dopo aver aperto ai vicini dei Balcani, ha deciso di mettere a disposizione le dosi per chiunque sia interessato. Per aderire alla vaccinazione, la persona interessata deve compilare il formulario eUprava presente sul sito del governo e su quello dell'Ambasciata di Belgrado in Italia. Andando sul sito web del governo serbo, si può partecipare ad un questionario per la "Manifestazione di interesse per la vaccinazione contro Covid-19". Il modulo richiede di inserire i dati personali dell'interessato e il comune in cui si desidera ricevere il vaccino, dopodiché si procede alla risposta di tre domande. La prima chiede se si è "interessati a ricevere qualsiasi vaccino per il quale l'Agenzia serba per i prodotti medicinali e i dispositivi medici (ALIMS) ha confermato la sicurezza, l'efficacia e la qualità e ha rilasciato un'autorizzazione all'immissione in commercio, o se è interessato a un vaccino di determinati produttori". In caso, è possibile scegliere quale siero voler ricevere, indicando una preferenza tra Pfizer-BioNtech, Sputnik V, Sinopharm, AstraZeneca, Moderna. Poi viene chiesto se si soffre di malattie specifiche e se si è impossibilitati ad uscire di casa. Una volta inviato il questionario compilato, l'utente verrà contattato, per la comunicazione del luogo, del giorno e dell'ora della vaccinazione.

Tra le dosi dei vaccini messe a disposizione ci sono anche, come riporta il Messaggero, le 57.600 ricevute dal fondo Covax, il programma internazionale di accesso ai vaccini per i Paesi maggiormente in difficolità. "Abbiamo cercato i vaccini con accordi bilaterali- aveva precisato all'Agenzia Nova il ministro degli Esteri serbo Nikola Selakovic-ne abbiamo acquistati due a Ovest e due a Est, dando ai nostri cittadini piena di libertà di scelta tra Pfizer, AstraZeneca, Sinopharm o Sputnik V. Tutto questo è stato anche il risultato del duro lavoro del nostro presidente Aleksandar Vucic, che non ha avuto problemi a parlare direttamente con Putin e Xi Jinping".

L'offerta serba potrebbe aprire le porte al turismo vaccinale, con pacchetti che propongono viaggio, visita alla città e vaccino anti-Covid.

Una possibilità che non sembra essere una pratica ricorrente dall'Italia: "Tour operator che propongono pacchetti turistici all inclusive, compreso il vaccino, al momento non ci risultano", ha spiegato stando a quanto riporta il Messaggero Ivana Jelinic, presidente della Fiavet, Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo. Una ricognizione effettuata poche settimane fa, infatti, non ha rilevato alcuna offerta di turismo vaccinale, ma non è escluso che nelle prossime settimane potrebbe svilupparsi.

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