Lo hanno ritenuto responsabile di atti persecutori e lesioni. Così i carabinieri di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un 40enne del luogo. L'uomo era monitorato da alcuni mesi, dopo le denunce di una donna dello stesso paese, ma nonostante questa misura, gli episodi di minacce e molestie nei suoi confronti, infatti, erano stati diversi. E ripetuti.
Il fatto più grave, l'ultimo, si è verificato all'inizio del mese di settembre, quando la donna è stata avvicinata e assalita mentre era nella sua auto, parcheggiata in una strada del centro. L'aggressione, in quel caso, era stata molto violenta anche se non aveva portato a conseguenze gravi. La vittima, in quella circostanza, è riuscita a scappare e ad andare direttamente alla stazione dei carabinieri, dove ha attivato l'iter dei soccorsi. I militari, grazie alle sue ricostruzioni, hanno iniziato a ricostruire la vicenda e in pochi giorni, grazie anche alla nuova Legge 69/2019, il "Codice Rosso", entrata in vigore da poco, è stata emanata la misura cautelare per tutelare la donna.
Fermare l'uomo è stato possibile grazie alla nuova misura, che tra le novità ha introdotto una corsia preferenziale per le denunce, indagini più rapide e l'obbligo per i pubblici ministeri di ascoltare le vittime entro tre giorni. È stato quindi accelerato il corso delle inchieste, per evitare che i tempi più lunghi nello svolgimento degli accertamenti rallentino e pregiudichino la tempestività degli interventi contro i reati di maltrattamenti, violenza sessuale, stalking e di lesioni aggravate, se commessi all'interno di contesti familiari o nell'ambito di relazioni di convivenza. Inoltre, una donna, avrà 12 mesi di tempo per denunciare una violenza sessuale subita, anziché i sei previsti finora.
Secondo il Codice Rosso, la polizia giudiziaria è tenuta a comunicare al pm le notizie di reato immediatamente, anche in forma orale. Gli agenti devono, infatti, attivarsi immediatamente, senza alcuna possibilità di valutare la sussistenza o meno della ragioni d'urgenza.
Imponendo l'immediata comunicazione della notizia di reato, è introdotta una presunzione assoluta di urgenza rispetto ai fenomeni criminosi, per i quali l'inutile decorso del tempo potrebbe portare a un aggravamento delle conseguenze dannose e pericolose.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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