Blitz di Lotta Studentesca a Vicenza: nella notte tra il 13 e il 14 aprile davanti all'istituto Rossi alcuni militanti del braccio giovanile di Forza Nuova hanno affisso un cartellone contro la professoressa transessuale sospesa nei giorni scorsi.
L'insegnante, una supplente di inglese con contratto a termine, era stata sospesa dalle autorità scolastiche dopo che i suoi studenti hanno trovato alcune sue foto hard su un noto sito di escort, dove, sotto il nome di "Luna Trans", offriva tutta una serie di prestazioni sessuali al prezzo di 270 euro a incontro.
Lo striscione, affisso fuori dall'istituto in cui la docente insegnava nelle classi prime e seconde, recita: "Tette fuori, pene eretto / La "Buona Scuola" ha il prof perfetto". L'azione è stata rivendicata dalla sezione vicentina di Lotta Studentesca che, dalla sua pagina Facebook ha fatto sapere che "il blitz ed il relativo striscione provocatorio sono la conseguenza della vicenda grottesca e paradossale che ha visto coinvolto l’istituto scolastico vicentino".
"Al di là della tristissima e agghiacciante vicenda che ha visto coinvolto l’Istituto Rossi, è doveroso richiamare ancora una volta le istituzioni, su quella che dovrebbe essere la prassi da seguire nell’istruzione di ciascun individuo, un’istruzione che dovrebbe avere come pilastri fondanti la decenza, il decoro, il rispetto per la normalità e per la natura umana - ha spiegato Alessandro Gallo, coordinatore provinciale di LS, in un comunicato - Ecco perché abbiamo ragione di ritenere che già la presenza di un professore trans fosse assurda e ingiustificata e di questo dovrebbero rispondere le istituzioni, anche quelle regionali che oggi affermano di essere indignate di fronte all’episodio".
"Se questo professore non fosse stato beccato in flagranza su un sito di escort, chissà quante menti avrebbe potuto deviare, chissà per quanto tempo avremmo dovuto subire la presenza di una figura i cui parametri di insegnamento partono da concetti completamente deviati e perversi rispetto alla natura umana - ha aggiunto Gallo - Lotta studentesca non abbasserà mai la guardia, non solo nei confronti del permissivismo delle istituzioni scolastiche regionali, (non dimentichiamo che ci sono omosessuali alla direzione di interi comprensori scolastici anche nel vicentino), ma anche e soprattutto nei confronti di una legislazione, che sempre più in maniera pressante, sta invadendo le nostre scuole con percorsi formativi devianti e pericolosi, su tutti l’introduzione della teoria Gender".
"Lotta studentesca, nel pieno rispetto del ruolo fondamentale della scuola nella crescita di noi ragazzi - ha concluso il coordinatore - ritiene che, anche all’interno delle istituzioni
scolastiche, si debbano insegnare i veri valori fondanti della nostra società, dove la famiglia naturale rappresenta il perno fondamentale, nonostante qualcuno voglia insegnarci con ostentazione l’esatto contrario".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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