Villa Fiorelli, dove regnano degrado e tossici

Degrado, spaccio di droga e vandalismo. È questo lo spettacolo che si vede non appena si mette piede dentro Villa Fiorelli, un parco storico della Capitale

Villa Fiorelli, dove regnano degrado e tossici

Degrado, spaccio di droga e vandalismo. È questo il quadro desolante che appare non appena si mette piede dentro Villa Fiorelli, un parco storico, esteso per circa un ettaro, che si trova a Roma, a pochi passi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano.

La storia di Villa Fiorelli: da Garibaldi al degrado

La villa, realizzata come piazza giardino negli anni ‘30 e divenuta famosa anche perché in questo luogo, qualche anno prima, nel 1849, Giuseppe Garibaldi riunì i suoi fedelissimi dopo la caduta della Repubblica romana, versa in condizioni pietose. Qui, fino a non molti anni fa, c’erano un parco giochi per bambini, un’area cani e un centro anziani con 300 iscritti. Ora i pensionati sono all’incirca una cinquantina. Colpa dell'abbandono in cui versa la struttura messa a disposizione dal Comune. Il capannone che prima li ospitava, infatti, è stato chiuso con la promessa di restituirlo agli utenti una volta ristrutturato. In realtà, i lavori sono fermi da anni e gli anziani, d'inverno, si ritrovano per giocare a carte in un piccolo stanzino di circa 20 mq. "D’estate è caldissimo mentre nei mesi freddi ci piove anche dentro, visto che il tetto non è riparato", ci spiega uno degli avventori, che frequenta il circolo da poco più di un anno.

Il centro anziani, una bicocca preda dei vandali

Ogni stagione, però, ha la sua pena. "In questo periodo siamo letteralmente invasi dalle zanzare perché non è mai stata fatta una disinfestazione, per non parlare dei bagni chimici che non vengono puliti da più di due mesi”, racconta un’altra signora, che nel centro, invece, bazzica da più di 20 anni. "Sono vedova e non ho nessuno, questo è l'unico posto dove posso venire a passare il tempo, ci piacerebbe che fosse mantenuto in modo più dignitoso", aggiunge. Come se non bastasse, poi, ai problemi strutturali si aggiungono le frequenti incursioni dei vandali. Perdigiorno o tossici della zona, non si sa. Fatto sta, però, che i frequentatori del centro sono sempre più amareggiati. Le pareti della casupola dove sono sistemati una piccola libreria per le carte da gioco, un frigorifero e pochi tavolini, sono imbrattate da decine di scritte. “Vi ammazziamo”, oppure “Tutto questo brucerà” sono solo alcuni delle ingiurie che compaiono sui muri della piccola bicocca. “Ogni sera dobbiamo nascondiamo anche il telefono per paura che ci rubino pure quello”, ci dicono affranti.

Lo spaccio di droga dentro Villa Fiorelli

Tutto intorno la situazione in cui versa il parco è desolante. La vicina sede del servizio giardini è in mano a clochard e sbandati che, stando alle testimonianze degli anziani, entrano ed escono a loro piacimento e ci hanno sistemato anche un paio di brandine. All'interno dei cancelli c'è parcheggiata anche una bici della società di bike sharing. "Sulle panchine è pieno di barboni, e poi ci sono i tossici", si lamenta una mamma che ci mostra le gambe gonfie di suo figlio, bersagliato dalle zanzare. "Di siringhe ne troviamo almeno dieci al giorno, qui nel parco e nei dintorni", prosegue, confermando come la villa sia diventata un'oasi per i tossicodipendenti. "Poco fa c'erano alcuni ragazzi di colore che rifornivano uno di loro della merce", ci dice Antonello Palmieri, presidente dell'associazione Romanuova, che sta portando avanti una battaglia per la riqualificazione dei giardini.

Riqualificazione del parco e il rischio di perdere i fondi

“Questi polmoni verdi della città sono sempre più abbandonati a sé stessi, ma l'amministrazione non fa nulla”, denuncia. Ci basta fare pochi passi e vediamo con i nostri occhi un uomo seminudo e visibilmente ubriaco nell'atto di espletare i suoi bisogni corporali davanti a bambini e runner. A fronte di tale e tanto degrado le istituzioni, in questi anni, hanno predisposto una serie di interventi che non sono mai stati portati a termine. “A livello capitolino, per questo giardino, sono stati stanziati 746mila euro - spiega Sandro Toti, consigliere forzista del VII municipio e vicepresidente della Commissione ambiente - il progetto esecutivo c’è ma non è ancora stato esaminato dalla nostra commissione".

"È importante che arrivi presto perché dovrà necessariamente andare a bando entro il 31 dicembre 2018, altrimenti - prosegue - decadrà tutto e i soldi andranno persi”. E con loro le speranze degli abitanti del quartiere.

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