Lavoro, Mercedes e fidanzata: la vita del killer della Uno bianca

La bella vita dell'ergastolano che esce dal carcere alle 7.30 per rientrare poco prima di mezzanotte

Lavoro, Mercedes e fidanzata: la vita del killer della Uno bianca

Una vita da detenuto. Ma da urlo. Quella che conduce Marino Occhipinti, ex agente della Mobile di Bologna condananto all'ergastolo per uno degli omicidi della "banda della Uno bianca", è tutta da invidiare. Come riporta Il Messaggero, l'uomo - che è accusato dell'omicidio di Carlo Beccari avenuto nel 1988 - ha una cella al Due Palazzi, carcere di Padova, che è come una stanza d'albergo. Ma non è l'unico privilegio dell'assassino, che ogni giorno può raggiungere casa della compagna di Maserà - a bordo della sua Mercedes classe A - dopo aver lavorato alla cooperativa Giotto.

Occhipinti è considerato un detenuto modello che sta seguendo un profondo percorso di pentimento. Così bravo da poter andare in vacanza l'anno scorso in un lussuoso albergo della Val d'Aosta. La pausa relax a 4 stelle gli è stata concessa dal Tribunale di Sorveglianza.

La banda della Uno Bianca

Occhipinti è stato condannato come complice dei fratelli Savi, i quali facevano parte di un'organizzazione criminale operante (soprattutto nella regione Emilia-Romagna) tra la fine degli anni '80 e la prima metà degli anni '90.

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