Virus cinese, rientrato l'allarme sul caso sospetto a Parma

Una donna rientrata dalla Cina è sotto osservazione all'Ospedale Maggiore ma ha solo l'influenza. Rientrati gli allarmi a Bari e Macerata. E negli Usa è confermato un secondo caso

Virus cinese, rientrato l'allarme sul caso sospetto a Parma

Il virus cinese continua a fare paura in tutto il mondo. La Cina si è blindata, isolando molte città e vietando i festeggiamenti per il Capodanno cinese. Gli altri Paesi hanno iniziato a prendere provvedimenti a partire dai controlli ancora più stringenti negli aeroporti internazionali.

E ora, dopo Australia, Thailandia, Giappone, Corea del Sud, Singapore, Vietnam e Stati Uniti, ecco che un caso sospetto sembra essere arrivato anche in Italia. A Parma. Le Aziende sanitarie della città hanno attivato tutte le procedure previste per un presunto caso di nuovo coronavirus su una donna, residente nel parmense, che di ritorno da Wuhan ha accusato lievi sintomi di infezione alle vie respiratorie. Il caso, secondo quanto riferiscono i sanitari, è solo sospetto: la paziente, ricoverata nel reparto di malattie infettive dell'Ospedale Maggiore, è in buone condizione di salute. Ma le precauzioni in questi casi non sono mai abbastanza. Alla fine l'allarme è rientrato: ha l'influenza la donna ricoverata a Parma. È rientrato anche l'allarme che era scoppiato a Bari. Le condizioni della donna affetta da una patologia respiratoria che aveva fatto temere il contagio da coronavirus "sono assolutamente stabili e rassicuranti. In questo momento è ancora in isolamento da contatto e respiratorio. La paziente viene curata per quella che è la patologia che ha presentato e ci auguriamo che nei prossimi giorni potremo tranquillamente riportarla a una condizione di normale trattamento", ha spiegato il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore. La donna, come spiega Repubblica, era stata ricoverata per sospetto coronavirus, ma l'allarme era rientrato dopo che i primi esami avevano escluso il virus cinese e accertato una positività al micoplasma pneumoniae, un batterio che causa polmonite.

Paura passata anche nelle Marche dove l'allarme era scattato l'allarme. All'ospedale di Macerata si era presentata una donna di nazionalità cinese, tornata di recente dalla zona a rischio. La signora presentava alcuni sintomi che avevano fatto subito pensare al coronavirus. Ma dalle analisi i medici hanno poi escluso che si trattasse di un "caso sospetto".

Nel frattempo, le vittime del virus noto con la sigla nCoV-2019 sono salite a 26. Secondo l'ultimo aggiornamento dell'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), i casi confermati sono 897, con 26 morti. "È probabile un'ulteriore diffusione globale", hanno spiegato gli esperti europei. Un caso sospetto è stato registrato nelle ultime ore in Francia: a Bordeaux un uomo, di ritorno dalla Cina, è stato ricoverato all'ospedale universitario in osservazione.

Intanto, le autorità sanitarie americane hanno confermato il secondo caso di coronavirus rilevato negli Stati Uniti, dove i sospetti sotto esame sono 63. Si tratta di una donna di Chicago tornata dalla città cinese di Wuhan, da dove è partita l'epidemia.

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