Virus, Gallera: "Partiamo con il progetto per sperimentazione farmaco artrite"

Il medicinale è stato dato anche all'assessore Mattinzoli le cui condizioni, dopo l'assunzione, sarebbero migliorate. Intanto, alcuni scienziati inglesi starebbero lavorando a un vaccino che potrebbe essere testato sull'uomo

Virus, Gallera: "Partiamo con il progetto per sperimentazione farmaco artrite"

"Stiamo sperimentando, con un progetto che definiremo lunedì, il medicinale per l'artrite e il riscontro che stiamo avendo è positivo". La dichiarazione, di queste ore, è dell'assessore di regione Lombardia al Welfare, Giulio Gallera, nel corso di una conferenza stampa di aggiornamento sulla diffusione del nuovo coronavirus. E parlando del collega, Alessandro Mattinzoli, risultato positivo al Covid, Gallera ha dichiarato che l'assessore allo Sviluppo economico sta molto meglio anche grazie a questo farmaco, il tocilizumab.

Il medicinale anche a Mattinzoli

"Il nostro collega Mattinzoli sta molto meglio", ha spiegato Gallera, che ha riferito che l'assessore contagiato sta meglio "grazie all'utilizzo" del farmaco per l'artrite, per il quale la Regione avvia un progetto di sperimentazione: "Non è un dato scientifico rilevato, ma un dato oggettivo". E riferendosi a Mattinzoli ha chiarito: "Continua il suo percorso, ha avuto un netto miglioramento: è una bella nozitia che siamo contenti di darvi".

Il vaccino dalla Gran Bretagna

E intanto, in diverse parti del mondo sta partendo una sperimentazione per arrivare a dei farmaci che evitino il contagio. Un vaccino contro il Covid-19 potrebbe essere testato sugli esseri umani nel Regno Unito, dopo alcune ricerche "incoraggianti" fatte sui topi. Secondo quanto riportato da Adnkronos, alcuni scienziati dell'Imperial College di Londra avrebbero fatto sapere che gli studi clinici potrebbero svilupparsi in pochi mesi se dovessero però essere disponibili finanziamenti sufficienti. E sarebbe stato il professor Robin Shattock, interpellato dal quotidiano britannico The Independent, ad aver parlato di "un protitipo di vaccino in modelli animali" i cui primi risultati "sarebbero incoraggianti".

L'attività degli scienziati inglesi

"Speriamo di portare avanti gli studi clinici per l'estate, in base all'ottenimento di finanziamenti sufficienti per il prossimo step", ha spiegato il professore, che lavora al dipartimento di Malattie infettive della struttura nella capitale inglese. L'attività di ricerca dell'Imperial College si sta sviluppando parallelamente a quella di altre strutture di altri Paesi, tutti impegnati nella ricerca di uno studio utile ad arginare la diffusione del coronavirus.

"Sforzo globale contro il virus"

"È uno sforzo globale, non stiamo gareggiando gli uni contro gli altri. Stiamo lottando contro il virus", ha aggiunto Shattock. E a proposito dello sforzo comune di arginare la pandemia, anche l'Istituto israeliano per la ricerca biologica dovrebbe annunciare nei prossimi giorni di aver completato lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus, responsabile della diffusione del Covid-19 . A riferirlo, in queste ore, è stato il quotidiano Haaretz, che ha citato fonti mediche.

La ricerca israeliana

I ricercatori israeliani, infatti, sarebbero riusciti a individuare il meccanismo biologico e le qualità del virus, tra cui una migliore capacità diagnostica e la produzione degli anticorpi in coloro che hanno contratto il virus. Il processo di sviluppo necessita di test ed esperimenti che potrebbero durare mesi prima che il vaccino sia ritenuto efficace e sicuro per essere utilizzato sull'uomo.

In base a quanto riferito dal sito informativo "Ynet", portale del quotidiano Yedioth Ahronot, cinque spedizioni di campioni di virus sono arrivate in Israele dal Giappone, dall'Italia e da altri Paesi tre settimane fa.

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