Il viso e la voce, chi è la piccola Danàs che "parla siciliano"?

Quarto Grado ha analizzato a fondo la vicenda della sparizione di Denise Pipitone, concentrandosi sul video di Danàs e sul possibile ruolo di Jessica Pulizzi

Il viso e la voce, chi è la piccola Danàs che "parla siciliano"?

E se Danàs, la bambina ritratta nell’ormai celebre video della guardia giurata, fosse veramente Denise Pipitone?

È l’ipotesi illustrata nella puntata di ieri sera di Quarto Grado. La premessa è nota: Felice Grieco, una guardia giurata, mentre si trovava a Milano, scorse una bimba vestita in maniera eccessiva in una giornata calda, insieme a un gruppo di rom. La bambina sembrava essere chiamata Danàs (che in serbo però significa “oggi”) e diceva a chi la accompagnava: “Dove mi porti?” e non “Dove stiamo andando?”. Grieco, tra l’altro, ha spiegato di aver chiesto alla piccola se volesse mangiare qualcosa: lei rispose di volere la pizza, un cibo che, a detta della mamma di Denise Piera Maggio, sua figlia era solita mangiare capillarmente.

Nel 2004, quando il video fu girato, non esisteva certamente la tecnologia che esiste oggi, tanto che nella trasmissione di Rete 4 si è sottolineato come si possiedano attualmente software molto più evoluti per la comparazione facciale e la comparazione della voce. A Quarto Grado si è stabilito come in effetti le somiglianze sono tante, in particolare per i tratti facciali che riguardano il naso e le labbra di Danàs.

Inoltre Quarto Grado ha ascoltato l’esperto Luciano Romito, che ha individuato la comunità linguistica di provenienza di Danàs in quella siciliana - Denise Pipitone viveva infatti a Mazara del Vallo, quando fu rapita 17 anni fa. La comunità linguistica si individua infatti grazie a tratti soprasegmentali molto precisi, quali l’accento e l’intonazione, e paragonando il video girato da Grieco e quello di Piera Maggio in cui Denise canta “Palloncino blu”, le somiglianze sono moltissime. Tanto che Piera ha affermato come all’epoca il filmato di Danàs l’avesse colpita, sebbene la donna non creda alla pista rom. “Chi ha sequestrato Denise da sotto casa sapeva benissimo cosa faceva e non erano i rom”, ha detto infatti Piera Maggio, aggiungendo come sua figlia non sarebbe mai andata via con adulti, dei quali non si fidava, ma familiarizzava invece con bambini e ragazzi.

Quarto Grado è tornato ad analizzare anche il possibile ruolo di Jessica Pulizzi, figlia che il padre di Denise, Piero Pulizzi, aveva avuto con la moglie Anna Corona. Jessica è al centro di un’intercettazione in cui all’epoca sembrava affermare che la madre avesse ucciso Denise. Si è detto anche come la Cassazione abbia individuato un possibile movente in Jessica Pulizzi per il rapimento, ma anche che quel movente non consente di individuare in Jessica sicuramente la responsabile: per questo Jessica è stata scagionata.

Si è parlato a lungo nel programma della possibile gelosia di Jessica, che in tribunale ha parlato del suo rapporto con il padre e del modo in cui ha scoperto che l’uomo aveva avuto Denise da una relazione con Piera Maggio.

Quest’ultima ha tenuto a specificare che Piero Pulizzi, all’epoca della sua relazione e della nascita di Denise, abitava in un’altra casa e il suo matrimonio con Anna Corona era già finito perché la coppia si era separata.

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