Un contratto per i borsisti che "non rispetta la libertà e la dignità della persona". L'attenzione è ancora concentrata su Francesco Bellomo, consigliere di Stato finito nella bufera per la gestione della sua scuola di formzione giuridica avanzata "specializzata nella preparazione al concorso" per diventare magistrati. Il Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa ha deciso la sua destituzione (manca il parere dell'adunanza per renderla effettiva).
Le regole della scuola
Per entrare a far parte di Diritto e Scienza, infatti, secondo l'istruttoria condotta dal Consiglio, bisognava sottostare ad alcune clausole limitative: matrimonio vietato, fidanzamento era consentito solo "se il/la fidanzato/a risultasse avere un quoziente intellettuale pari o superiore a un certo standard" (a deciderlo era lo stesso Bellomo), e poi minigonne obbligatorie, un dress code per ogni occasione e la richiesta di un trucco marcato.
La clausola del fidanzato
Una delle ragazze, come riporta il Fatto, avrebbe raccontato che “c’era anche una clausola riguardante la scelta del fidanzato. Le borsiste avrebbero dovuto assegnare un punteggio algoritmico al loro fidanzato e confrontarlo con il punteggio assegnato da Bellomo. Se i due punteggi non coincidevano, prevaleva quello assegnato dal consigliere Bellomo”. E quali erano le regole della scuola? Nel codice si legge che il borsista “non potrà mantenere o avviare relazioni intime con soggetti che non raggiungano il punteggio di 80/100 se appartenente alla prima fascia, di 75/100 se appartenente alla seconda fascia. Il borsista decade automaticamente non appena contrae matrimonio”.
La vita della borsista nella rivista
Ma non solo. Perché secondo quanto riporta oggi il Corriere, Bellomo avrebbe anche usato la vita reale di una borsista (con cui avrebbe avuto una relazione) per renderla un "caso" di studio e infarcire la rivista di giuridica della scuola con particolari dell'esistenza della ragazza: nome, cognome, incontri con il suo fidanzato, dettagli di natura sessuale e via dicendo. La colpa della giovane sarebbe quella di aver rivisto il suo ex fidanzato e di aver interrotto la relazione con Bellomo.
"Pochi giorni dopo confessa di essersi innamorata di me. Sono abituato a sentirmelo dire e la mia reazione è sempre di neutralità, perché così sono costruito. Ma questa volta non resto indifferente", si leggerebbe nella rivista come riporta il quotidiano di via Solferino. Nel testo avrebbe messo in risalto la "mediocrità della vita" di lei, raccontando "il punteggio algoritmico che le aveva chiesto di assegnare all’ex fidanzato con cui lei dopo un po’ si rivede" e rivelando anche di come lei cercasse di "giustificare il perché aveva fatto l’amore...".
Insomma, dettagli della vita privata di una borsista che nulla avrebbero a che fare con la scienza giuridica. Nella rivista diretta da Bellomo (e realizzata da borsisti e "allievi della Scuola IQ che abbiano vinto il concorso in magistratura") viene indicato come il "caso emblematico": si legge di come la borsista "supera la prima selezione, ma all’inizio della seconda, dopo un minuto, cade in contraddizione sul regolamento e la dichiaro inidonea". La ragazza poi avrebbe cercato di rientrare nelle grazie del Consigliere di Stato: "Al chiaro scopo di ottenere una seconda chance - si leggerebbe ancora, come riporta il Corriere - lei adotta un look analogo a quello indicato nel dress code allegato al regolamento, non perdendo occasione per mettersi in evidenza. A marzo accetta tutte le condizioni, firmando il contratto di durata annuale". Il contratto firmato dall'aspirante magistrato, si legge ancora, prevederebbe la "fedeltà all’Agente Superiore" e il fatto che "i risultati dell’attività di addestramento possono essere oggetto di analisi nella rivista". Poi dopo un viaggio viene raccontato "l'innamoramento" e infine il "tradimento". "Si succedevano i numeri della rivista — scrive lui stesso, come rivela il Corriere — per dimostrare la natura della fanciulla e la falsità della sua rappresentazione avevo messo in campo i massimi sistemi".
E ancora: "Aveva detto non avrò mai più contatti con lui. Il “mai” erano stati 6 mesi". L'ex fidanzato, insomma, non poteva vederlo. "Avevo prospettato la revoca della borsa di studio qualora lo avesse rivisto", scriveva ancora Bellomo nella rivista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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