Stuprava la propria compagna. E la obbligava a mangiar fango

Un vero incubo per la vittima, il compagno abusava di lei e la picchiava per futili motivi legati spesso alla gelosia, le telecamere di videosorveglianza lo hanno incastrato mentre l'aggrediva dentro un tabacchino

Stuprava la propria compagna. E la obbligava a mangiar fango

Picchiava con violenza e maltrattava la compagna sottoponendola a situazioni umilianti, poi l’aggressione all’interno di un tabacchino e le riprese della telecamera di videosorveglianza che lo hanno incastrato consentendone l’arresto. Siamo a Pechino, in provincia di Siracusa e l’uomo in questione è C.C., un 37enne del luogo che, per diverso tempo, ha tenuto la fidanzata 48enne in condizione di assoggettamento nei suoi confronti. Secondo i risultati delle indagini emerse, l’uomo, in più occasioni e per futili motivi legati spesso alla gelosia, avrebbe aggredito la vittima costringendola a sottomettersi a situazioni mortificanti.

La donna era vittima dei comportamenti della peggior specie: una volta la poveretta è stata picchiata dal compagno in un fondo agricolo perché lui è stato colto dalla gelosia verso l’ex fidanzato di lei. Dunque l’ha trascinata nella campagna di sua proprietà, l’ha scaraventata per terra prendendola prima a calci e pugni per poi aggredirla con un oggetto di ferro che le ha causato diverse ecchimosi su tutto il corpo e una frattura lacero contusa alla testa.

Non sono mancati gli atteggiamenti in cui la donna è stata mortificata e costretta con la forza ad eseguire gli ordini dell’uomo: costretta a strisciare per terra ha dovuto mangiare del fango senza potersi ribellare. Una vita da inferno, un incubo dal quale la vittima non riusciva a liberarsi. Lui sempre accanto a lei ad opprimerla, minacciarla e punirla per ogni comportamento contrario ai propri desideri.

La 48enne è stata più volte vittima anche di violenza sessuale. Durante un litigio, come si evince dall’ordinanza di custodia cautelare, il 37enne ha portato con sé la donna in macchina, l’ha portata sempre nello stesso fondo agricolo e, afferrando un coltello che custodiva dentro il veicolo, l’ha minacciata ed insultata costringendola a compiere contro la sua volontà degradanti atti sessuali.

Poi si è aggiunta l’aggressione all’interno di un tabacchino ripresa dalle telecamere di videosorveglianza posizionate all’interno della stessa attività commerciale. Anche in quel caso emerge come l’uomo, per futili motivi, abbia aggredito la donna. Con un pugno l’ha scaraventata per terra e poi ha continuato a picchiarla prendendola a calci. Fortunatamente, tra i presenti, anch’essi intimoriti, vi è stato un uomo capace di allontanare l’aggressore in difesa della vittima. Per la donna adesso l’incubo è finito.

Il violento fidanzato è stato arrestato dalla polizia e dovrà rispondere di diversi reati:sequestro di persona aggravato, violenza sessuale aggravata, lesioni personali aggravate, minacce e percosse ai danni della compagna.

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