Ecco la maturità 2018 dalla A alla Z

La esame di stato 2018 non ha più segreti per i maturandi: Skuola.net svela tutti i dettagli punto per punto dalla A alla Z

Ecco la maturità 2018 dalla A alla Z

La maturità 2018 non ha più segreti per gli studenti, grazie alle spiegazioni di Skuola.net. Nel corso degli anni l’esame di maturità è cambiato e di modifiche se ne prevedono anche per il prossimo anno. Dal primo scritto alla prova orale, passando per i punteggi da ottenere e le prove Invalsi, ecco i segreti della maturità 2018 dalla A alla Z.

A - Ammissione
Per essere ammessi il segreto è avere la sufficienza in tutte le materie (non la media del 6), compresa la condotta.

B - Bonus
Sarà riconosciuto un bonus agli studenti che otterranno il massimo dei voti all’esame di stato, cioè l’agognato 100 e lode: si tratta di un premio in denaro. Anche se con gli anni la cifra è andata sempre più diminuendo.

C - Commissione
La commissione d’esame sarà formata da sette professori: tre membri interni, tre esterni e il presidente, anche lui esterno. Circa due settimane prima della maturità si potranno conoscere i nomi dei commissari esterni. Ma già dalla fine di gennaio era possibile fare il paio tra commissario e materia. Quest’anno la materia della seconda prova è stata affidata quasi sempre al commissario esterno.

D - Date
La prima prova per l’esame di maturità 2018, cioè il tema d’italiano, è prevista mercoledì 20 giugno; giovedì 21 giugno si svolgerà la seconda prova, cioè la prova d’indirizzo; e lunedì 25 giugno sarà la volta della terza prova, detta “quizzone”. Qualche giorno dopo avranno inizio gli esami orali, che termineranno entro la prima metà di luglio.

E - Esame di Stato
Maturità, al secolo Esame di Stato: il decreto del 1997, firmato dall’allora ministro Luigi Berlinguer, ne ha determinato la nuova denominazione e un cambio strutturale (voto finale in centesimi, introduzione della terza prova e valutazione del curriculum scolastico).

F - Foglio protocollo
Inutile portarsi i fogli protocollo da casa nei giorni degli scritti. La commissione fornirà infatti dei fogli protocollo timbrati e firmati dal presidente.

G - Greco esterno
Due brutte sorprese per i maturandi 2018 del liceo classico: Greco alla seconda prova (materia ritenuta generalmente più ostica del latino), e a correggerla il commissario esterno. Binomio che non si ripeteva da vent’anni. Ma lo studio paga sempre, quindi forza e coraggio.

I - Invalsi
Le prove Invalsi saranno necessarie agli studenti del quinto anno della secondaria di secondo grado a partire dall’anno scolastico 2018/2019. Con la riforma dell’esame di stato, per accedere alle prove bisognerà aver sostenuto le prove Invalsi. Queste ultime, però, non avranno nulla a che vedere con l’esame di maturità e non saranno conteggiate per il voto finale.

L - Lavoro
I ragazzi del quinto anno dovrebbero aver terminato di svolgere tutte le ore previste di alternanza scuola lavoro (200 ore per i licei e 400 ore per gli istituti tecnici e professionali). Ma soltanto a partire dal prossimo anno scolastico sarà obbligatorio averle svolte tutte per essere ammessi all’esame di stato.

M - Mappa concettuale
La mappa concettuale è una specie di schema che vede scritto al centro l’argomento a piacere scelto dallo studente e intorno i collegamenti fatti con alcuni argomenti delle materie studiate. Il prossimo anno la mappa concettuale potrebbe essere sostituita da una relazione del maturando sul periodo svolto di alternanza scuola lavoro.

N - Notte prima degli esami
La canzone di Antonello Venditti accompagna da anni ormai la vigilia degli esami dei maturandi. Una notte passata a ripassare, sperare o magari a cercare di dormire.

O - Orale
L’orale è l’ultimo scoglio dell’esame di stato. In passato si trattava di due materie tra quelle studiate, mentre oggi i maturandi devono essere preparati sul programma del quinto anno di scuola secondaria superiore di tutte le materie.

P - Prove
Saranno quattro le prove della maturità 2018: la prova di italiano, la prova d’indirizzo diversa per ogni scuola, la terza prova sulle altre materie e l’esame orale su tutte le materie.

R - Riforma
L’esame di stato cambierà nuovamente a partire dal prossimo anno scolastico: la terza prova sarà abolita e alle altre due prove scritte sarà assegnato un punteggio maggiore; bisognerà probabilmente presentare una relazione sull’alternanza scuola lavoro svolta; e si potrà ottenere un massimo di 40 punti per la carriera scolastica. Oltre a dover sostenere le prove Invalsi, necessarie per l’ammissione all’esame.

S - Saggio breve
La riforma Berlinguer ha introdotto questa nuova tipologia alla prima prova. I maturandi potranno scegliere tra sette tipi di elaborato. Quattro tracce proporranno argomenti di genere storico-politico, artistico-letterario, tecnico-scientifico, oppure socio-economico, che potranno essere sviluppati attraverso la stesura di un saggio o di un articolo di giornale.

T - Tesina
Forse sarà questo l’ultimo anno che vedrà la presenza all’esame di stato della tesina scritta dallo studente: un elaborato incentrato su un tema a piacere, affrontato attraverso le materie studiate nel corso dell’anno scolastico. Un grande aiuto per lo studente, che può partire da un argomento che lo interessa, ha approfondito e dunque conosce bene. Cominciando così l’orale con una certa sicurezza prima delle domande sul resto del programma.

U - Università
Gli esami nella vita non finiscono mai e ricominciano subito per chi, dopo il diploma, sceglie di andare all’università. Una decisione che va ponderata in base alle proprie attitudini e anche alle possibilità offerte dai vari campi nel mondo del lavoro.

V - Voto
Il punteggio minimo per superare l’esame di maturità è 60, il massimo 100 e lode. Ad ogni prova scritta si può ottenere un massimo di 15 punti; all’orale al massimo 30 punti; e il percorso scolastico degli ultimi tre anni di scuola concede fino a 25 punti.

Esiste poi un bonus di 5 punti che i commissari possono regalare nel caso in cui l’esame svolto dal candidato sia stato particolarmente brillante.

Z - Zero bocciati (o quasi)
Secondo dati del Miur, sembra che alla fine di ogni ciclo di esami soltanto lo 0,5 per cento dei maturandi venga bocciato. Nonostante l’ansia degli studenti, un dato consolante.

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