"Contatto zero serbo è morto". Vicentino segnalato in procura

Torna l'incubo del Covid in Veneto. Così Luca Zaia: "Nuovo focolaio arriva dalla Serbia, Veneto è Covid Free"

"Contatto zero serbo è morto". Vicentino segnalato in procura

"Il paziente serbo che ha contagiato l'imprenditore vicentino sembra sia deceduto mercoledì". A comunicare la notizia è il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso del consuetudinario appuntamento con la stampa: "Spero non sia vero, ma ci dicono questo", aggiunge.

Nuovo focolaio in Veneto

Da circa 24 ore, il Veneto è alle prese con un nuovo focolaio dopo settimane di relativa quiete. Il cluster sarebbe stato ingenerato da un imprenditore vicentino che si era recato in Serbia nel mese di giugno. "Ieri abbiamo parlato di un focolaio con 5 positivi, oggi i positivi sono 4 in più rispetto a ieri - spiega Zaia - Io vorrei ricordare che, nonostante qualcuno abbia buttato benzina sul fuoco, si tratta di un focolaio importato dalla Serbia e portato in auto. Il piano sanità pubblica stabilisce che i familiari e le persone che hanno avuto contatti stretti devono essere in isolamento domiciliare. Il Veneto non ha ripreso l'onda dei contagi, non stiamo parlando di una ecatombe. Anche i dati di oggi parlano di una situazione 'Covid free' per il Veneto".


L'origine del nuovo cluster

Ad innescare la catena di contagi è stato un noto imprenditore vicentino, dirigente di una storica acciaieria di con sede a Pojana Maggiore, partito alla volta della Serbia lo scorso 18 giugno e rientrato in Italia il 25 con quattro operai. Secondo quanto ricostruito dalla task force veneta, l'uomo avrebbe avuto contatti con un settantasettenne serbo sintomatico, finendo per contrarre il virus e contagiare poi altre persone. Ritornato nel Belpaese, avrebbe accusato i sintomi distintivi del Covid (febbre alta e inappetenza) ma, cionostante, ha deciso di recarsi ad un funerale e partecipare ad una festa di compleanno ''molto affollata'', riferisce il Corriere della Sera. Ciò spiegherebbe l'improvviso aumento dei casi di infenzione nella Regione Veneto.

Imprenditore segnalato in Procura

Adirato per l'accaduto, Luca Zaia ha annunciato che sarà presto presentata una segnalazione alla Procura di Vicenza per valutare eventuali responsabilità da parte dell’imprenditore che, pur sapendo di essere positivo al virus, ha diffuso il contagio in Veneto. Dalle testimonianze raccolte sinora risulta che i quattro veneti che hanno viaggiato nella stessa auto al rientro dalla Serbia "non avevano addosso la mascherina", spiega Zaia sottolineando che stamattina "non avevano addosso la mascherina". Il governatore è infuriato, al punto di ipotizzare il Trattamento sanitario obbligatorio per chi trasgredisce: un tema molto controverso, di cui ne avrebbe già parlato con il ministro della Salute Roberto Speranza, specificando che potrà essere usato solo in casi estremi.

"Ieri forse non ho avuto il dono della chiarezza, ho detto che farò un’ordinanza per un controllo ancora più efficace dell’isolamento dei positivi e dei loro contatti stretti, ma non ho parlato di restrizioni rispetto alla libertà dei cittadini", conclude il governatore.

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