Zelensky ci vaccina coi missili, viva il "capofamiglia" e Incontrada: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'abbonamento a Dazn, le canne, Santori e il vaccino di Zelensky

Zelensky ci vaccina coi missili, viva il "capofamiglia" e Incontrada: quindi, oggi...

- ho sentito una maestra insegnare ai suoi alunni questa canzone: “La mia scuola è, la migliore che c’è; sopra, sotto, dentro, fuori - tutta piena di colori”. Tipo Balilla

- ecco il punto, problematico, della rapida conversione verso l’elettrico. Lo spiega il manager di Renault, De Meo: in futuro sarà impossibile comprare un’auto con meno di 20mila euro. Il che significherà che quelle con un po’ di sistemi di sicurezza base (frenata assistita ecc ecc) costeranno molto più di quanto non costino oggi. Tradotto: la classe media l’auto se la dovrà sudare, i meno fortunati andranno a piedi

- a Rimini un commerciante ha rimosso un nido di rondine perché dava fastidio al sistema di sorveglianza e sporcava. Allora: sarà un pirla e magari un incivile. Però che vada a processo e che rischi 3 anni di carcere non vi pare un po’ tantino?

- inutile scandalizzarsi se Mattia Santori va alla presentazione di un libro dal titolo “Mamma mi faccio le canne”. Un anno fa aveva portato con le sardine in piazza delle piantine di marijuana, dunque tutto nella norma. Il problema semmai è che qualcuno l’ha eletto, con il pieno di preferenzde. Ma la democrazia è bella perché possiamo pure deciderci di mandarla in fumo eleggendo un tizio che in Consiglio Comunale fa un elogio funebre per un’oca

- Travaglio scopre che le querele si possono anche fare, oltre che ricevere, e se la piglia con Gianni Riotta. Vista da fuori, una sfida tra due mostri (non sacri) della scrittura

- grande polemica sul fatto che la Lega, a Verona, ha indirizzato le lettere elettorali al “capofamiglia”. E siamo di nuovo alla solita storia: se avessero scritto “capefamiglia” o “capafamiglia” nessuno si sarebbe indignato, anzi. Avrebbero parlato di evoluzionismo progressista. Il punto è che "capofamiglia" può essere sia il marito che la moglie, e molto spesso a comandare è la signora. Quindi polemica inutile. Facciamo così, allora: trasformiamo il “caposcala” in “capascala” e il “caporedattore” in “caparedattore”. O quello non vi scandalizza?

- provo a farmi stare simpatico Zelensky. Però quando dice che la Russia è il Covid del 2022 e che le armi sono il vaccino, mi cascano le braccia (per non dire di peggio). Ci manca solo faccia un elogio della "resilienza" e si metta a cantare dal balcone "andrà tutto bene"

- scopriamo che gli alunni dovranno fare l’esame di Stato con la mascherina allo scritto ma potranno toglierla durante l’orale. Poi subito dopo andranno a festeggiare la promozione in discoteca e limonando a casaccio in un’orda di festanti amichetti. Utile, no?

- premetto: sono un grande fan di Vanessa Incontrada. Però questa polemica non la capisco. Una rivista pubblica una sua fotografia al mare a Follonica in cui, diciamolo, appare un po’ fuori forma. Il titolo in copertina non dice nulla, nessun riferimento al fisico dell’attrice (sempre che sia lei). Però per un qualche strano motivo viene considerato “body shaming” e addirittura qualcuno si scandalizza per il fatto che “lo scatto è rubato”. Primo: tutte (o quasi) le foto dei paparazzi sono “rubate”, altrimenti farebbero gli uffici stampa. Secondo: il body shaming in questo caso è negli occhi di chi legge. Se avessero “censurato” la foto di Vanessa solo perché grassottella, non saremmo forse qui a parlare di una scelta razzista verso le taglie forti?

- stanno emergendo alcuni particolari pazzeschi su un fallito blitz delle forze ucraine all'Azvostal per liberare i miliziani di Azov prima che capitolassero. Pare che i servizi ucraini avessero preparato il tutto, che un commando si fosse organizzato e che però alla fine il governo abbia fornito loro pochi tank e pochi mezzi. Non solo. Pare che il comandante dei marines nel tentare di forzare il blocco russo abbia anche sprecato un sacco di risorse che sarebbero state utili per tentare una sortita col sostegno estero. In sostanza: non è tutto oro quel che luccica col simbolo Azov

- sui due soldati britannici condannati a morte in Donbass vorrei dire due cose. Primo: forse non lo ricordate, ma il Cremlino aveva detto chiaramente che i “foreign fighters” stranieri non sarebbero stati considerati prigionieri di guerra ma mercenari. Secondo: il processo che ha portato alla loro condanna sarà stata sicuramente una farsa, ma non tanto dissimile di quello realizzato da Kiev contro il soldato ragazzino che ha ucciso un civile.

Ne ha ben donde il portavoce di Johnson a dire che “i prigionieri di guerra non dovrebbero essere sfruttati per scopi politici”, ma per correttezza avremmo dovuto dirlo - tutti - anche per il caso del giovane Shishimarin

- è salito più il prezzo dell'abbonamento a Dazn che la benzina

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