"Le zoccole ci portano via casa" Così il marito di Elena Ceste spaventava i suoi quattro figl

Nuovi dettagli sul delitto della donna uccisa gettata in un canale nelle campagne di Costigliole d’Asti. Dal carcere il marito si difende: "Non sono stato io"

"Le zoccole ci portano via casa" Così il marito di Elena Ceste spaventava i suoi quattro figl

È stato interrogato per circa tre ore Michele Buoniconti, unico indagato per la morte della moglie Elena Ceste. "Non l’ho uccisa io, cercate il vero colpevole", ha detto nel carcere di Quarto d'Asti al gipGiacomo Manson. "È deciso a difendersi e ad andare fino in fondo", si limitano a dire gli avvocati d'ufficio che lo difendono, Chiara Girola e Alberto Masoero, che hanno chiesto la scarcerazione del loro assistito.

Stando a quando trapelato dalla procura, Michele era quello che si può definire un marito "all'antica", che vuol controllare ogni aspetto della vita della moglie. Una volontà di controllo assoluto che però si è trasformato in un'ossessione: non le permetteva nemmeno di pagare la spesa ("Devi dire che passerà tuo marito", le diceva), bloccava l'assicurazione dell'auto della donna quando non doveva accompagnare i figli a scuola, parlava lui con il medico anche quando ad essere malata era la moglie.

Così quando lei ha trovato un angolo di svago grazie a Facebook, qualcosa in Michele è scattato. "Ero riuscito a far diventare mamma una donna, 18 anni della mia vita per recuperarla, 18 anni per raddrizzare mamma. Vai a capire che cosa ha visto", ha detto alla figlia non sapendo di essere intercettato dopo la scomparsa di Elena. E proprio alla figlia lancia un sinistro avvertimento: "A non ascoltare il padre si fa la fine della madre, che non ha ascoltato il padre".

E per far star buoni i quattro figli (il più piccolo ha appena 6 anni) non raccontava di "lupi" o "fantasmi" e "mostri", ma li spaventava invocando le "zoccole" che li avrebbero portati via dalla famiglia. "Loro vogliono sentire solo questo, che tra di voi non andate d’accordo", diceva ai bimbi mentre si indagava sulla scomparsa di Elena, "Così uno va da una parte, uno da un’altra parte … Vi va bene vivere così, separati? E a me, perché mamma è … chissà dove, mi mettono ancora da un’altra parte. A casa nostra sai cosa ci fanno venire? Le zoccole, le straniere, a fottere! Così c’è una zoccola per ogni stanza. E la sera c’è il bordello. Perciò cercate di essere bravi tra di voi. Mi avete visto litigare con mamma?". E ai figli che ammettevano di aver assistito a delle baruffe tra i genitori risponde: "Eh, loro questo vogliono sentire. Se glielo dite, state tranquilli che mi mettono da un’altra parte".

Intanto sabato mattina si svolgeranno nella chiesa parrocchiale di San Secondo a Govone, nel Cuneese, i funerali di Elena Ceste.

La cerimonia sarà celebrata in forma strettamente privata. Oggi i legali della famiglia della donna hanno avuto l’autorizzazione a poter tumulare il corpo, rimasto finora a disposizione dell’autorità giudiziaria per accertamenti.

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