Cambia sede il più celebre speakeasy di Milano, il 1930 del gruppo Farmily, che lascia via Pasquale Sottocorno e sarà ospitato nel sotterraneo di un altro locale del gruppo, il Mag La Pusterla al numero 22 di via De Amicis.
Ieri si è saputo del nuovo indirizzo ma per la verità la notizia del cambio di location era nell’aria. Sulla pagina Instagram del 1930 erano comparsi nelle ultime settimane diversi post-indizi, che avevano aperto la strada alla novità. Roba come “You’re looking in the wrong place” (“stai guardando dalla parte sbagliata”), poi qualcosa di più diretto come “Non è un segreto”, fino alla comunicazione ancora più esplicita del 27 dicembre scorso: “1930. New home”. Qualche giorno fa poi il fondatore del gruppo, Flavio Angiolillo, assieme al direttore del 1930 Beniamino Banji Cavagna, avevano postato un video in cui annunicavano per domenica scorsa, 12 gennaio, un mercatino a offerta libera a cui ognuno avrebbe potuto partecipare per portarsi a casa un piattino, una lampada, un bicchiere del vecchio locale. Un locale che ha fatto la storia della miscelazione a Milano, portando fin dalla sua apertura nel 2013 una ventata di novità: un po’ l’atmosfera del proibizionismo, con l’indirizzo segreto (che però alla fine sapevano tutti); un po’ una continua innovazione nella preparazione dei cocktail, sempre tra i più elettrizzanti di Milano (nel 2024 si è piazzaton al numero 50 della lista dei Fifty Best Bars svelata a Madrid).
Secondo il magazine Coqtail, che ha raccontato in anteprima il nuovo locale, la filosofia resterà sempre improntata alla massima qualità e alla ricerca incessante, ma il nuovo 1930 non sarà più un “secret bar”. Sarà diviso dal Mag La Pusterla da una porta, ma l’accesso sarà libero. Unica regola: solo i titolari delle 193 tessere associative destinate ai veri aficionados potranno prenotare un tavolo o una seduta al bancone. Gli altri saranno accolti secondo disponibilità e in caso di attesa invitati ad accomodarsi nel Mag La Pusterla, dove pure – garantisco - si beve benissimo.
Interessante anche il progetto di far dialogare continuamente la proposta liquida con quella della cucina, con cocktail mangia-e-bevi che fotografano una delle tendenze più attuali della mixology contemporanea, il crossover tra cibo e drink. Esempi ne sono l’Hummus, realizzato con un distillato di paprica affumicata, con whisky, distillato all’olio di oliva e un’orzata di ceci e frutta secca e con sesamo e tahina, ingredienti fondamentali della celebre crema mediorientale. Poi l’Affogato al caffè, un drink low alcohol a base di rum giamaicano, pimento homemade, il Tabacchino (un nocino con un po’ di tabacco) e il Corretto, a base di caffè (entrambi realizzati da Tripstillery, altra insegna del Mag Group), che ricopre un gelato al panettone realizzato da una nota gelateria di Milano. Infine la Parmigiano Colada, spericolato twist del tradizionale cocktail a base ananas, qui utilizzato in due versioni: con un cordiale infuso al pepe di Sarawak e con olio al tartufo. A legare il tutto una spuma al parmigiano che dona il classico tocco umami.
Il 1930 perde anche il suo stile che richiamava per l’appunto i ruggenti anni Trenta dello scorso secolo e nella nuova sede sarà più industriale e modernista, atmosfera più in linea con i mattoni a vista e le volte a botte.
Due le sale, la principale con un bancone su misura, e una sala fumatori dominata da un magnifico juke-box d’epoca. Nuovo anche il look del personale: via i panciotti ormai logori, dentro delle giacche color mattone con tessuti Loro Piana, diversamente agée.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.