Pizza&Pasqua, un’italiana a Londra

Da Harrods spopola da tre anni la pizzeria aperta dall’azienda vitivinicola della Valpolicella. Il prodotto è di buon livello e l’abbinamento con i migliori vini veneti non delude. Insomma, un locale che rappresenta degnamente il made in Italy nella capitale inglese

Pizza&Pasqua, un’italiana a Londra
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Una pizzeria italiana a Londra non è una novità, ce ne sono a centinaia delle più varie qualità, che per la verità tende più spesso al basso che all’alto. Pizza&Pasqua, aperta nel luglio del 2021 – non certo un periodo facile, tra distanziamenti, regole che cambiavano, chiusure e aperture e riaperture – da Pasqua Wines, azienda vitivinicola della Valpolicella, ha però almeno due caratteristiche salienti che non la rendolo la “solita” pizzeria italiana all’estero.

La prima è la location. Siamo al primo piano di Harrods, i più famosi grandi magazzini della capitale inglese, per intenderci quelli aperti quasi due secoli fa nel contegnoso quartiere di Knightsbridge e che sono stati anche di proprietà di Mohamed Al-Fayed l’imprenditore di origini egiziane padre di Dodi, che mori con Diana Spencer nell’incidente parigino che nel 1997 uccise i due amanti. Un luogo decisamente prestigioso che costituisce un palcoscenico davvero prestigioso per il nostro piatto più popolare.

Pasqua bancone

La seconda è che per l’appunto dietro c’è la vocazione all’internazionalità e all’innovazione della famiglia veronese, che ha pensato questo locale come un modo non solo per proporre ai londinesi e ai tanti stranieri che visitano il grande magazzino una buona pizza italiana fatta da un pizzaiolo italiano e servita da personale per lo più italiano, ma anche come un modo per insegnare quanto possa essere interessante abbinare a una Margherita o a una Diavola un vino veronese. “Essere presenti nel luxuruy retail di Londra, terza città più visitata al mondo -aveva detto in occasione dell’inaugurazione del locale Riccardo Pasqua, amministratore delegato dell’azienda - ci permette di raggiungere un target importante in una vetrina internazionale di riferimento per il mondo del vino, oltre che ad amplificare il nostro messaggio di eccellenza, dalla nostra continua ricerca di stili di vinificazione innovativi, alla proposta di etichette originali e fuori dagli schemi”.

Pizza&Pasqua è aperto tutti i giorni per tutto il giorno (chiude attorno alle 20) e come da attitudine internazionale lavora a ciclo continuato, riempiendo il centinaio di coperti in una rotazione incessante. Il menu ruota naturalmente attorno a una decine di pizze tradizionali (La Margherita, la Quattro Formaggi, la Quattro Stagioni, la Prosciutto e Funghi, la Salsiccia e friarielli) realizzate senza alcuna concessione al gusto internazionale. Vera pizza italiana anche nell’impasto che la rende elastica e con un cornicione piuttosto turgido, che in Italia non sarebbe da 50 Top Pizza ma certo non sfigurerebbe. Ci sono anche alcune pizze più creative, nelle quali c’è qualche concessione al turistame (la Arabica omaggia i tanti visitatori mediorientali con mozzarella, slasa di pomodoro, salame di manzo, cipolla rossa e peperoncino fresco, la Harrods Chicken Shawarma è con il pollo). Poi ci sono alcuni antipasti all’italiana (una Parmigiana di melanzana che onestamente non ho provato ma che ho visto passare, notandone la “bella faccia”), uno po’ di insalate, qualche piatto cucinato (una Lasagna, un Risotto al tartufo), e un pugno di dessert come un Tiramisu anch’esso davvero italiano.

Pasqua pizza

Naturalmente la carte dei beverage è dominato dai vini Pasqua: l’Hey French, un blend di Garganega di varie annate, l’Y by 11 Minutes, un rosato nato dall’unione di due vitigni autoctoni, la Corvina e il Trebbiano di Lugana, con l’internazionale Carmenère, il Valpolicella Ripasso, l’Amarone della Valpolicella e il Valpolicella Superiore Mai Dire Mai.

Fuori dal territorio Pasqua un paio di Champagne e qualche birra, tra le quali l’italiana Moretti. Servizio efficiente, prezzi alti ma siamo in una delle location più lussuose di Londra: la Margherita costa 24 sterline, il Polletto al forno 42.

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