Birra in polvere fai da te, una ricetta ecologica che sfida la tradizione

Il progetto della birra in polvere prende forma con l’intento di creare un prodotto ecologico e sostenibile. Ma i puristi si rifanno alla tradizione e non sono ancora pronti per un prodotto solubile. Ecco la ricetta della eco birra fai da te

Birra in polvere fai da te, una ricetta ecologica che sfida la tradizione

Latte, caffè, cioccolato, una lista lunghissima di alimenti in polvere.

E ora la birra. In polvere. Un’idea non nuova.

Rispolverata, è il caso di dirlo, da un birrificio tedesco a sud di Francoforte, a 10 anni di distanza da quella di una start up americana che nel 2013 ideò il suo kit per una birra da fare in casa e poi da una azienda Olandese che nel 2016 parlò di "birra nomade" da trasportare ovunque.

Che differenza c’é tra la birra liquida e quella in polvere? Al gusto nessuna assicurano da Francoforte.

"Orrore", gridano i puristi che arrivano a citare l’importanza della birra nella storia e la sua prima ricetta da attribuire ai Sumeri che, secondo gli archeologi, risalirebbe al 4000 a.C..

Incisa su una tavoletta di argilla, è in realtà un’ode rivolta a Nikasi, la dea sumera della birra, colei che “soddisfa il desiderio e appaga il cuore”, generata da un tino di “fresca acqua frizzante”.

….E quando i mastri birrai mescolano con una grande pala in un fossato l’impasto di dolci aromi è te che maneggiano….E nel grande vaso più volte riempito di birra, miele e datteri, è te che trasportano con entrambe le mani mentre continuano ad addolcirti abbondantemente”…

I sumeri la birra la preparavano così.

Un procedimento lontano dagli standard contemporanei di igiene, eppure una ricetta che rimanda al lavoro dell’uomo, alla storia, alla tradizione e all’aspetto emozionale che “soddisfa il desiderio e che appaga il cuore” che perde la sua potenza di fronte ad una polvere di proteine, lipidi e glucidi da mixare con acqua e un po’ di alcool.

Ma con queste birre in polvere non si desidera raccontare un metodo e una storia.

Qui si punta tutto sulla sostenibilità.

Uno sforzo importante nel quale altre produzioni si sono impegnate utilizzando per esempio l’acqua di fogna riciclata o quella del mare.

Il fatto è che la birra è costituita al 90 per cento da acqua, ecco perché togliendo dalla produzione il suo principale ingrediente si eliminerebbe il suo peso, al quale andrebbe sottratto anche quello della bottiglia di vetro.

Una vera dieta dimagrante che la renderebbe più sostenibile ed ecologica.

Soprattutto per essere trasportata ed esportata all’estero, perché dal birrificio di Francoforte non nascondono che i mercati di riferimento per sperimentare il successo del prodotto saranno l’Africa e l’Asia, sicuri che in Germania i tempi siano prematuri.

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