Altra vittoria dell'ideologia woke e del follemente corretto. Il Cambridge Dictionary ha recentemente aggiornato le sue definizioni di "donna" e "uomo" per "includere" le persone transgender. Martedì una portavoce del Cambridge Dictionary ha confermato al Washington Post che il celebre dizionario, l'equivalente inglese della Treccani, ha aggiunto la voce lo scorso ottobre, benché questo cambiamento in ossequio al politically correct imperante abbia attirato l'attenzione solo questa settimana dopo che il quotidiano britannico Telegraph ha riportato per la prima volta la notizia. "Abbiamo studiato attentamente i modelli di utilizzo della parola donna e abbiamo concluso che questa definizione è quella di cui gli studenti di inglese dovrebbero essere consapevoli per supportare la loro comprensione di come viene utilizzata la lingua", afferma Sophie White, portavoce della Cambridge University Press and Assessment.
Così cambia il dizionario inglese
La classica definizione di "donna" presente nel Dizionario di Cambridge - "Un essere umano di sesso femminile adulto" - è ancora presente e "rimane invariata", sottolinea White. Viene però aggiunta una frase eloquente: "Un adulto che vive e si identifica come femmina anche se si potrebbe dire che abbia un sesso diverso alla nascita", si legge. Si abidca in tutto e per tutto all'ideologia transgender, secondo la quale il "genere" è predominante rispetto al sesso biologico. Conta più ciò che uno si sente di essere, più di quello che si è realmente, nel nome del relativismo etico assoluto e del politicamente corretto.
Nella definizione sono inclusi due esempi che fanno riferimento a persone transgender. Uno di questi recita: "È stata la prima donna trans eletta a una carica nazionale". Un altro ancora riporta: "Mary è una donna a cui è stato assegnato un sesso maschile alla nascita". Ma non finisce qui, perché ulteriori aggiornamenti sono stati apportati anche alla voce "uomo". I due esempi elencati per la definizione supplementare di "uomo" includono "Mark è un uomo trans" e "il loro medico li ha incoraggiati a vivere come un uomo per un po' prima entrare in una fase di transizione chirurgica".
L'assalto alla lingua
Le modifiche introdotte dal dizionario di Cambridge seguono la strada già tracciata negli ultimi anni dall'Oxford English Dictionary e dal Merriam-Webster. "Il Cambridge Dictionary ha appena cambiato la definizione di "donna". Ricorda, se puoi controllare la lingua, puoi controllare la popolazione" ha accusato lo youtuber Steven Crowder. Nikky Haley, ex ambasciatore degli Stati uniti presso le Nazioni Unite, commenta la notizia sottolineando che cambiare la definizione di "donna" è "contro le donne". Ma non succede solo nel Regno Unito. In Francia, di recente il pronome neutro "iel", contrazione di "il" ( lui) e "elle" ( lei"), utilizzato dalle persone che si definiscono "non binarie" e dunque non si riconoscono né nel genere maschile né in quello femminile, ha fatto il suo ingresso nel Petit Robert.
Come nota lo studioso Luca Ricolfi nel suo libro La mutazione. Come le idee di sinistra sono diventate di destra (Rizzoli) l'attacco al linguaggio naturale, e il progetto di imporre una antilingua politicamente corretta, sono molto più pervasivi e ambiziosi di quanto si potrebbe supporre.
Da almeno un paio di decenni, scrive Ricolfi, nelle grandi burocrazie, nelle università, nelle case editrici, nei media, nelle aziende, fra le forze politiche, nelle istituzioni, si moltiplicano codici e regolamenti che prescrivono come si devono usare le desinenze per indicare il genere e il numero, come si devono indicare le professioni maschili e femminili, come si devono chiamare i disabili e i grassi, quali parole vanno bandite dalla pubblicità, che cosa si deve fare se si incappa in una persona che ha cambiato sesso. Nel XXI secolo il politicamente corretto si fa follemente corretto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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