Perché Elon Musk e la sua Camelot ora sono sotto attacco

Dalle indagini del Wsj è emerso un complesso intreccio tra Elon Musk e i suoi amministratori, a base di milioni di dollari e uso di stupefacenti che ora preoccupa la Borsa Usa (ma anche la Casa Bianca)

Perché Elon Musk e la sua Camelot ora sono sotto attacco

Elon Musk non smette di far parlare di sè: nonostante il magnate negli ultimi giorno abbia invaso le cronache con l'impresa che ha impiantato il primo chip in un cervello umano, la vicenda legata all'abuso di sostanze stupefacenti continua a tenere banco sulla stampa internazionale, anche e soprattutto per la sua connessione con le sue sei società: Tesla, SpaceX e X, la società di social media precedentemente nota come Twitter; l'impresa di "tunneling" The Boring Co; l'azienda di neurotecnologie Neuralink e la start-up di intelligenza artificiale xAi.

La singolare conventicola di Elon Musk

L'uso di droghe illegali da parte di Musk pare fosse noto a molti tra gli attuali ed ex direttori di Tesla e SpaceX secondo il Wall Street Journal, che cita alcuni testimoni che avrebbero assistito al consumo di droghe da parte del tycoon insieme ad alcuni membri del suo Consiglio di amministrazione. Il quotidiano aveva precedentemente riferito che Musk facesse uso di Lsd, cocaina, ecstasy e funghi psichedelici, spesso durante feste private, e che fra i membri del consiglio c'era chi riteneva eccessivo il suo stipendio (55 miliardi di dollari).

Secondo le investigazioni del Wsj, un insolito patto "di sangue" a base di stupefacenti e milioni di dollari legherebbe Musk e la sua Camelot di direttori delle sue società: sebbene questi siano stati designati come "indipendenti", avrebbero investito enormi capitali nelle società di Musk, compreso il proprio denaro e quello che controllano. Primo fra tutti Antonio Gracias, ex direttore di Tesla e attuale direttore di Space X, caro amico e compagno di merende allucinogene di Musk per decenni; Larry Ellison, anch'egli ex direttore di Tesla; l'attuale direttore di Tesla, invece, James Murdoch, pare essere un altro intimo di Musk, così tanto da passare da passarci le vacanze insieme, con le rispettive famiglie. Così come tanti altri pezzi da novanta delle sue società, con i quali condivide singolari passioni come il Burning man, il noto festival nel Nevada. Fra questi, oltre i venture capitalist come Ira Ehrenpreis o il magnate dei media James Murdoch, anche il fratello di Musk, Kimbal.

Il legami tra i vizi privati di Musk e i suoi affari

Cosa c'entra l'uso di droghe con gli affari di Musk? Le droghe illegali violano le rigide regole di condotta di Tesla e Space X, che detengono importanti e scottanti contratti federali, e ora possono mettere in dubbio anche il nulla osta di sicurezza dello stesso Musk. Il magnate sarebbe stato visto da molti suoi collaboratori alle prese con droghe pesanti, tra cui la ketamina, analgesico che sopra certe dosi viene utilizzato come stupefacente dissociativo e per il quale Musk avrebbe sempre dichiarato di possedere una regolare prescrizione medica. Teatro di questa vita al limite e dei bagordi dei grandi miliardari della Silicon Valley, l'Hotel El Ganzo in quel di San José del Cabo in Messico, noto ai più per i suoi eventi a suon di droghe. Musk, che non ha commentato ancora in alcun modo le indagini del Wsj, non avrebbe mai fallito un test anti-droga secondo il suo avvocato Alex Spiro, nel novero delle analisi che vengono compiute a campione, regolarmente. Tuttavia, lo scandalo ora sembra preoccupare gravemente il Consiglio di amministrazione di Tesla, i cui verbali potrebbero presto divenire pubblici, ma soprattutto gli investitori delle sei società che amministra.

Musk vs Delaware

I complessi legami di Musk con i suoi amministratori, fondati su legami personali rinsaldati da probabili vizi privati reciprocamente coperti, ora sono oggetto di particolare attenzione dalla legge americana. Secondo le regole del Nasdaq, ad esempio, un amministratore deve essere indipendente, ovvero non può essere a suo modo "dipendente", un familiare o una persona i cui legami interferiscano con il proprio giudizio: questo spiega la decisione della Corte Suprema del Delaware che ha annullato il pacchetto salariale di Musk, citando i rapporti di quest'ultimo con alcuni dei direttori che lo hanno negoziato.

Un azionista di Tesla, infatti, aveva fatto causa sostenendo il ruolo fuori luogo che Musk aveva avuto nel decidere la propria retribuzione, con il placet dei suoi accoliti. Da qui, la crociata del miliardario contro lo Stato East coast, dove la sua azienda di auto elettriche aveva già sede prima che ne diventasse patron. Tesla, ora, potrebbe spostare la propria sede legale in Texas. "Non registrate mai la vostra azienda nello Stato del Delaware", ha scritto Musk su X, che negli scorsi anni ha già affrontato cause giudiziarie in quello Stato, ad esempio quando Twitter (ora X) gli fece causa per obbligarlo a tener fede alla proposta di acquisto del social media al prezzo di 44 miliardi di dollari.

Musk ha criticato il trattamento che il Delaware riserva alle aziende, anche se è noto per essere flessibile in materia di fusioni e acquisizioni o per non avere determinate tasse, come l'equivalente dell'Iva. In questo senso, il 70% delle 500 maggiori imprese degli Stati Uniti hanno sede in questo Stato.

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