"Erano con me". Il principe William giustifica il ritardo di due studentesse

Durante una visita al Belfast City Campus Centre dell'Ulster University, il principe William "giustifica" il ritardo di due studentesse accorse a vederlo

"Erano con me". Il principe William giustifica il ritardo di due studentesse
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Tra le varie giustificazioni di "ritardo" scolastico, sicuramente quella fatta qualche giorno fa dal Principe William rimarrà memorabile. L'erede al trono inglese si è recato a far visita al Belfast City Campus Centre dell'Ulster University quando è stato bloccato da due studentesse che gli hanno fatto una richiesta insolita.

La "giustificazione"

Nella fitta agenda di incontri e visite da parte di esponenti della famiglia reale inglese, il principe William è uno dei più attivi, soprattutto quando si tratta di incontrare i giovani. Pochi giorni fa in calendario c'era la visita al Belfast City Campus Centre dell'Ulster University, che ha attirato la curiosità di molti studenti accorsi a salutarlo.

William, che fa parte della nuova generazione di reali molto più vicini ai sudditi rispetto ai rigidi protocolli del passato, ha fatto piacevolmente un bagno di folla chiacchierando con tutti i presenti. Durante l'incontro, all'erede al trono si sono avvicinate due studentesse per chiedergli aiuto: "Principe Williams, può spiegare perché siamo in ritardo alle lezioni. Può dire solo: 'scusa Lesley'", gli hanno chiesto con lo smartphone in mano pronto a registrare.

Le "scuse" alla professoressa

Il principe capisce subito che Lesley è la professoressa delle due studentesse e senza pensarci troppo registra il messaggio: "Si chiama Lesley?" chiede per conferma, poi guarda in camera e registra un videomessaggio per la professoressa: "Lesley mi dispiace molto per il ritardo ma sono state bloccate e avevano paura che tu, non essendo qui, non ci credessi. Quindi sono qui per dirti ciao".

Il video, come era pevedibile, ha fatto il giro del web mostrando William nella sua modalità più simpatica.

Un messaggio che non soltanto avrà fatto piacere alla professoressa, ma soprattutto ai sudditi inglesi che nell'ultimo anno hanno vissuto il periodo duro della malattia di Re Carlo e della principessa Kate, e che vedono nella nuova generazione di reali persone più disponibili e vicine ai loro problemi.

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