“È inaccettabile”: nuove accuse di razzismo alla corte di re Carlo

La royal family è di nuovo nell’occhio del ciclone a causa di un commento razzista, ma re Carlo III non è rimasto in silenzio

“È inaccettabile”: nuove accuse di razzismo alla corte di re Carlo

Lo scorso 29 novembre è stato un giorno importante per re Carlo III e Camilla. La Regina consorte ha organizzato a Buckingham Palace un ricevimento dedicato alla battaglia contro la violenza sulle donne. All’evento erano presenti anche le “compagne della Regina”, ovvero le nuove dame di compagnia di Camilla e le “Signore della Casa”, cioè le ex dame di Elisabetta II. Proprio una di queste ultime si sarebbe resa colpevole di frasi sgradevoli e razziste contro un’attivista per i diritti delle donne.

Frasi razziste

“Siamo riuniti oggi per affrontare, giustamente, quella che è stata definita una pandemia globale di violenza contro le donne. Di fronte a tali sfide può essere difficile sapere quali siano gli effettivi passi da compiere fare per iniziare a fare la differenza”, ha dichiarato la Regina consorte Camilla a proposito del ricevimento nato per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema attualissimo, complesso e per il quale Camilla si batte ormai da anni. Un evento legato a filo doppio all’iniziativa delle Nazioni Unite “16 Days of Activism Against Gender-Based Violence”.

Per l’occasione la moglie di re Carlo III ha invitato personaggi illustri, come la regina Rania di Giordania, la Regina Mathilde del Belgio e la first lady ucraina Olena Zelenska. Tutto doveva essere perfetto. Invece una delle ex dame di compagnia della regina Elisabetta, l’83enne Lady Susan Hussey, avrebbe dato vita a un dialogo surreale e spiacevole con l’attivista Ngozi Fulani, amministratore delegato dell’associazione “Sistah Space”, che si occupa proprio di violenza domestica.

Ngozi Fulani, cittadina britannica di colore, ha riportato su Twitter l’incredibile scambio di battute. Lady Susan Hussey le si sarebbe “avvicinata, mi ha spostato i capelli per vedere il mio cartellino” e poi avrebbe chiesto “da quale parte dell’Africa provenissi”. Prima l’attivista ha creduto che la Hussey volesse sapere dove fosse la sede dell’associazione, così le avrebbe risposto: “Abbiamo sede a Hackney”. Ma Susan Hussey avrebbe ribattuto: “No, da quale parte dell’Africa viene?”. L’attivista avrebbe replicato: “Non lo so. Non hanno lasciato tracce”. La Hussey non si sarebbe arresa: “Beh, deve sapere da dove viene, ho passato del tempo in Francia. Lei da dove viene?”. E Ngozi Fulani avrebbe detto: “Qui, nel Regno Unito”.

Lady Hussey non si sarebbe convinta e avrebbe continuato: “Ma di che nazionalità è?”. L’altra avrebbe risposto: “Sono nata qui e sono britannica”. Susan avrebbe proseguito imperterrita: “Ma da dove viene veramente, da dove viene la sua gente?”. Ngozi Fulani sarebbe rimasta piuttosto sconcertata di fronte a tutta questa insistenza e alla fine avrebbe ripetuto: “Sono di nazionalità britannica, i miei genitori sono venuti qui negli anni Cinquanta”. A quanto pare Susan Hussey sembrava non capire (o non voler capire) ciò che le sarebbe stato detto: “Oh, lo sapevo che alla fine ci saremmo arrivati. Lei è caraibica!”. La signora Fulani, senza rassegnarsi, avrebbe di nuovo puntualizzato: “No signora, ho origini africane, discendenza caraibica e nazionalità britannica”.

L’ira di re Carlo III

In un’intervista all’Independent Ngozi Fulani ha detto di essere rimasta “totalmente stupita” dalle parole di Lady Susan Hussey, donna con una lunga esperienza a corte, visto che ha lavorato accanto a Sua Maestà Elisabetta II per oltre 60 anni ed è anche madrina del principe William. Un portavoce di Buckingham Palace ha definito i commenti che avrebbe fatto la Hussey “inaccettabili e profondamente deplorevoli”, sostenendo che la questione è stata presa “molto sul serio” dal sovrano, tanto da “indagare immediatamente al fine di ricostruire tutti i dettagli…Abbiamo contattato Ngozi Fulani in proposito e l’abbiamo invitata a discutere di persona tutti gli elementi della sua esperienza, se vuole. Nello stesso tempo la diretta interessata vorrebbe esprimere le sue più profonde scuse per il danno arrecato e si è dimessa dal ruolo onorario con effetto immediato. A tutti i membri della Casa reale si ricordano le politiche di diversità e inclusione che devono rispettare in ogni momento”.

La royal family non è rimasta in silenzio di fronte alle nuove accuse di razzismo. Rammentando fin troppo bene lo tsunami di critiche arrivato dopo le rivelazioni di Harry e Meghan riguardo a presunti commenti discriminatori riferiti al piccolo Archie, i Windsor si sono mossi immediatamente con parole di condanna che non accettano replica. Non solo.

Per rafforzare ancora di più i concetti di rispetto e uguaglianza espressi da Buckingham Palace, un portavoce del principe di Galles ha dichiarato: “Non c’è posto per il razzismo nella nostra società”.

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