Clint Eastwood, il nuovo film critica media e Fbi

La pellicola del regista 89enne racconta la storia di Richard Jewell, la guardia giurata che sventò l'attentato alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996 e fu accusato ingiustamente da Fbi e media di aver orchestrato tutto

Clint Eastwood, il nuovo film critica media e Fbi

È uscito pochi giorni fa il primo trailer di Richard Jewell, il nuovo film del regista americano Clint Eastwood. La pellicola del regista 89enne racconta la storia di Richard Jewell, la guardia giurata che sventò l'attentato alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996, ma subito dopo fu accusato di esserne l'artefice. Jewell trovò uno zaino sospetto nel Centennial Park di Atlanta, durante le Olimpiadi. Aiutò le autorità a sgomberare la zona, poco prima che la bomba nello zaino esplodesse, uccidendo una donna e ferendo altre centoundici persone. Dopo essere stato inizialmente salutato come un eropea, la stampa diffuse la notizia che lo stesso Richard Jewell era sospettato dall'Fbi di aver piazzato l'ordigno per poi far finta di scoprirlo e passare da eroe.

I media scavarono nella sua vita e lo dipinsero come un uomo frustrato, obeso, asociale, che probabilmente aveva bisogno di farsi notare e di un riscatto. Ma non era così. Soltanto ottantotto giorni dopo fu ufficialmente cancellato dalla lista dei sospettati - anche se non fu mai ufficialmente accusato di nulla - e fu identificato il vero terrorista, Eric Rudolph. Purtroppo però la sua salute fisica e mentale non si riprese mai più e morì il 29 agosto all'età di 44 anni a causa di un'insufficienza cardiaca a seguito di complicanze dovute al diabete. Nel 2006, un anno prima, il governatore Sonny Perdue lo aveva ringraziato pubblicamente a nome dello Stato della Georgia per aver salvato la vita a tutte quelle persone che stavano assistendo alle Olimpiadi.

Il film, che uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo 12 dicembre, è una storia vera, commovente, ma anche una dura critica alla società americana. Con dei risvolti anche politici, come spiega il Corriere della Sera, che a meno di un anno dalle elezioni presidenziali, prende di mira le due bestie nere di Donald Trump: la stampa e i poliziotti federali che indagano su di lui. In quella che, almeno dal trailer, sembra la scena-madre del film, Jewell (interpretato da Paul Walter) viene messo con le spalle al muro con un perentorio "hai contro le forze più potenti, i media e il governo americano". Questo non significa che quello di Clint Eastwood sia un film di "propaganda", perché la storia del regista consevatore dimostra come sia sempre riuscito ad andare oltre agli stereotipi, realizzando pellicole tutt'altro che banali e di una profondità che ha pochi eguali. Lo dimostrano capolavori del calibro di Million Dollar Baby o Gran Torino passando per Invictus e The Mule. Senza dubbio, visto anche la portata della tematica trattata nella pellicola di Eastwood, si tratta di un film che farà senza dubbio discutere e riflettere.

Nel film di Eastwood Sam Rockwell interpreta l'avvocato di Jewell e Kathy Bates interpreta la madre del poliziotto, mentre tra gli attori figurano anche Olivia Wilde

e Jon Hamm. La sceneggiatura è stata scritta dal candidato all'Oscar Billy Ray ("Captain Phillips"), basata sull'articolo di Vanity Fair "American Nightmare - The Ballad of Richard Jewell". Clint sta per tornare.

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