"Dialogo sulla Misericordia" nei Musei di San Salvatore in Lauro

Esposti a coppie nel complesso monumentale undici capolavori del Seicento provenienti dall'Ermitage e undici opere dell'Ottocento che arrivano da collezionisti privati italiani

"Dialogo sulla Misericordia" nei Musei di San Salvatore in Lauro

Raccontare la Misericordia attraverso gli occhi degli artisti, ascoltare quel colloquio silenzioso tra un quadro e un altro, dipinto due secoli prima. «Dialogo sulla Misericordia dal Seicento all’Ottocento» è questo e molto di più. È la passione del curatore Paolo Serafini, Professore alla Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università Sapienza di Roma, chiamato a scegliere undici tele da accostare a quelle selezionate dal collega e coocuratore Sergei O. Androsov del «Museo dell’Ermitage», di San Pietroburgo. L’esposizione, che è nata in occasione del Giubileo e si è appena aperta presso i Musei di San Salvatore in Lauro, nel «Complesso Monumentale del Pio Sodalizio dei Piceni», sarà visibile fino al 25 settembre.
Nelle sale del Complesso il visitatore ha un grande compito: scoprire cosa lega un quadro del Seicento a uno dell’Ottocento.

I primi arrivano da San Pietroburgo e gli altri undici sono capolavori quasi tutti provenienti da collezioni private italiane, pertanto opere raramente visibili al pubblico. La singolarità della mostra inizia già nell’allestimento: quando l’accostamento tra le coppie è formale, le tele sono una vicina all’altra, quando è concettuale vengono poste ad angolo per dare la possibilità allo spettatore di guardarle e trovare similitudini. «Lo scopo di questa mostra - spiega Paolo Serafini - è di aprire un dialogo tra opere d’arte appartenenti a periodi storici differenti. È un’operazione ricca di stimoli e spunti di riflessione. Abbiamo creato le coppie di capolavori seguendo criteri diversi: formali, antropologici, culturali, tematici, alcuni più semplici, altri più complessi. «Il dialogo tra Cristo e Caifa di Battistello Caracciolo e La figlia di Jairo di Domenico Morelli, ad esempio, viene interpretato dando un ruolo centrale alle scritture - aggiunge il professore della Sapienza -. Caifa posa la mano sul libro delle scritture, in base al quale vorrebbe condannare Cristo, ma non può farlo perché privo dell’autorità necessaria. Dall’altra parte Cristo di “attarda” nell’arrivare a casa di Jairo perché lungo il cammino guarisce l’emorroissa, l’impura, quella che le Scritture imponevano di non toccare. Ma Gesù ha l’autorità per farlo, autorità che viene dal Padre». «Vorremmo, perciò - sottolinea ancora il curatore - che ogni osservatore cercasse la propria chiave di lettura. Sarebbe la prova che il nostro modello espositivo ha funzionato».

Proprio per questo i curatori hanno posto vicino alle coppie di capolavori una targa con tre o quattro spunti sui quali l’osservatore può riflettere, approvandoli o trovando una propria chiave di lettura. «A rendere il progetto ancora più complesso e interessante contribuisce la presenza di un tema definito con il quale misurarsi: la Misericordia - prosegue Serafini - questo allestimento vuole tenere aperto il fronte delle domande, non dare risposte. Così non siamo caduti nel tranello di “imboccare” gli spettatori, perché loro sono in grado di vedere e valutare con i loro occhi. E abbiamo scelto di non esporre troppe opere, per permettere alle persone di concentrarsi su quelle presenti».


Tra i capolavori esposti «La Deposizione» di Pieter Paul Rubens, l’«Annunciazione» di Anton Raphael Mengs, l’«Apparizione di Cristo agli Apostoli (Incredulità di San Tommaso)» di Anthonis Van Dyck, «Le due madri» di Luigi Novo, che non si vedeva dal 1886, il «Martirio di Santo Stefano» di Pietro da Cortona, «Il Cristo tentato» di Domenico Morelli, che non è mai stato più esposto dalla «Biennale» del 1901, «L’elemosina» di Silvestro Lega, «Il riposo durante la fuga in Egitto» di Simone Cantarini e «Il martirio di Santo Stefano» di Pietro da Cortona.


Roma 13 maggio - 25 settembre 2016
Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro
Piazza San Salvatore in Lauro, 15
Orari: aperto da martedì a domenica: 10,30-13/16-19

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