"Romeo e Giulietta può turbarvi". Altra mannaia del politicamente corretto

La rappresentazione in chiave moderna di Romeo e Giulietta a Londra è accompagnata da avvisi che mettono in guardia sui contenuti del dramma

"Romeo e Giulietta può turbarvi". Altra mannaia del politicamente corretto

Anche Romeo e Giulietta è caduto vittima del politicamente corretto. Si sapeva che sarebbe accaduto, era solo questione di tempo. A finire nel mirino è la rappresentazione del Globe theatre di Londra con Alfred Enoch e Rebekah Murrell nei panni dei due protagonisti del dramma shakespeariano. Lui è un attore inglese di colore, lei è di carnagione chiara e per gli organizzatori tanto è bastato per mettere un avviso agli spettatori, informandoli che il contenuto potrebbe turbarli.

Siamo davvero diventati così sensibili? In realtà, anche il Times che ha commentato la vicenda nutre qualche perplessità sull'informativa allo spettacolo, che viene addirittura accompagnata dai contatti dell'associazione dei Samaritans e da quelli dello sportello d'ascolto. Le preoccupazioni degli organizzatori nascono dal fatto che la pieces di Ola Ince che vede protagonisti Alfred Enoch e Rebekah Murrell è ambientata nell'attuale momento storico, con l'opposizione delle famiglie all'amore tra Romeo e Giulietta si colloca in uno scenario carico di pregiudizi e di discriminazioni. Questo, nell'idea del Global theatre di Londra, inasprisce i tratti della vicenda e li rende maggiormente vicini al vissuto dello spettatore, tanto da giustificare l'advise per "suicidio, uso di droga e violenza".

Anche nella Londra attuale permeata di politicamente corretto, l'atteggiamento degli organizzatori è apparso quanto meno esagerato a fronte di un dramma classico che va in scena da secoli e che viene studiato anche nelle scuole di ogni ordine e grado. Dal 1597 a oggi, Romeo e Giulietta non ha mai subito nessuna limitazione, non è mai stato oggetto di censura per motivi etici, quindi non si capisce come mai, nel 2021, debba essere oggetto di un disclaim informativo prima della visione. Tutto questo avviene nella casa per eccellenza del dramma shakespeariano, nel teatro che ricalca con precisione l'architettura di quello di Stratford-upon-Avon in cui William Shakespeare portava originariamente in scena le sue opere.

La polemica nel Regno Unito è aperta. La maggior parte delle persone sostiene che stavolta il Globe theatre abbia esagerato con le precauzioni, tanto più che non è la prima volta che Rome e Giulietta viene ambientato in un'epoca moderna diversa rispetto a quella originale.

Tanti, invece, ritengono che per evitare certi eccessi basterebbe non rivoluzionare la trama, lasciando che l'opera segua la sua linea narrativa e cronologica nel periodo nel quale il suo autore l'aveva ideata. Se il politicamente corretto irrompe anche in un'opera del rango di Romeo e Giulietta, qualunque altro dramma teatrale rischia di ricevere il medesimo trattamento.

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