Il Duomo di Milano come non lo avete mai visto. Ed è tutto in digitale

Un lavoro lungo due anni ha permesso di digitalizzare il Duomo di Milano per renderlo fruibile nei minimi dettagli ai visitatori virtuali

Il Duomo di Milano come non lo avete mai visto. Ed è tutto in digitale

Anche il Duomo di Milano entra nel mondo virtuale grazie alla Veneranda fabbrica del duomo, ente istituito da Gian Galeazzo Visconti nel 1387, e a Google arts & culture. Da oltre 600 anni, la Veneranda fabbrica del duomo è incaricata di preservare e proteggere la bellezza di un luogo chiave della cristianità in Italia, che è al contempo uno dei simboli monumentali di Milano. La collaborazione nasce per portare online le bellezze del duomo di Milano attraverso oltre 500 immagini e più di 50 vetrate digitalizzate, per un totale di oltre 2.000 antelli in gigapixel e 15 percorsi su Street View, sia all'interno della cattedrale che negli spazi del Museo del duomo. Il duomo di Milano è la più grande chiesa d'Italia per superficie interna, considerando che la basilica di San Pietro si trova nel territorio della Città del Vaticano, ed è la terza più grande d'Europa. Il duomo di Milano è già disponibile nell’hub Milano cathedral remixed.

Grazie a Google arts & culture sarà possibile accedere virtualmente a spazi finora chiusi al pubblico, come la cripta, ma anche ai punti più alti e conosciuti del duomo, come le sue terrazze, che offrono uno dei panorami più straordinari su Milano. La straordinarietà del lavoro fatto per digitalizzare gli interni del duomo di lavoro, opera per la quale sono serviti due anni di lavoro ininterrotto, è nella qualità del prodotto finito, perché i colori mozzafiato delle vetrate e dei rosoni, oltre a una parte delle collezioni della Veneranda fabbrica del duomo, sono ora visibili in altissima risoluzione, con la possibilità di osservare le opere nei loro minimi dettagli. Una possibilità in più per i semplici visitatori ma anche per gli studiosi di tutto il mondo che potranno ammirare le peculiarità del duomo di Milano in ogni loro dettaglio. I tesori da scoprire all'interno del duomo di Milano sono numerosissimi e non tutti, per esempio, sanno che ci sono ben 3.400 statue, molte delle quali ospitate sulle sue terrazze.

"È stato un privilegio collaborare con la Veneranda Fabbrica del Duomo e i suoi team per raccontare storie straordinarie alle persone di tutto il mondo su Google arts & culture", ha dichiarato Amit Sood, director Google arts & culture. Una soddisfazione condivisa anche da Fedele Confalonieri, presidente della Veneranda fabbrica del duomo, che ha ricordato quanti letterati, filosofi e scrittori hanno elogiato questo straordinario monumento che oggi, più che mai, è per tutti: "Siamo felici di presentare oggi questo progetto che rende sempre più accessibile il Duomo e i suoi tesori artistici, insieme a Google Arts & Culture, con cui abbiamo lavorato anche nei mesi più duri della pandemia". Anche l'arciprete del duomo di Milano, mons. Gianantonio Borgonovo, si è detto soddisfatto del risultato: "Grazie alla collaborazione intrapresa con Google Arts & Culture, questo grande patrimonio diviene finalmente accessibile: il Duomo è ora fruibile in rete come mai prima.

Per quasi due anni, il nostro Cantiere ha lavorato insieme ai tecnici di Google per donare a tutti la possibilità di indagare la Cattedrale, simbolo di Milano nel mondo, con occhi nuovi. Un risultato di cui siamo orgogliosi, di grande valore scientifico e che – ne siamo certi – sarà apprezzato non soltanto dai milanesi, ma da tutti coloro che amano l’arte e il nostro Paese"

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