Sabato 3 giugno, Lorenzo Marini, nell'ambito della sua partecipazione alla Biennale di Venezia 2017, presenta in anteprima a Palazzo Zenobio, sede ufficiale del Padiglione Armenia, “Da Flatlandia a 3Dworld”, una raccolta di sette opere tridimensionali, ognuna delle quali rappresenta una lettera dell'alfabeto.
Marini, uno dei più noti art director italiani, che da qualche anno si sta affermando anche come artista, è il caposcuola del Movimento Type Art, presentato lo scorso ottobre al palazzo della Permanente di Milano. Una corrente artistica che può essere sinteticamente definita come l'esaltazione dello studio dell'alfabeto e più specificamente delle font dei caratteri grafici.
Una ricerca, in cui i segni vengono declinati in tutte le loro forme. "In questo evento veneziano - racconta Marini - sette lettere prendono vita con la terza dimensione, creando una contaminazione tra visual e design, type e scultura, arte e architettura. Il gioco di rimandi a intrusioni spaziali nel vuoto crea una lettura intermittente, dove la funzione didascalica viene contrapposta a quella casuale, con un semplice cambio di visione".
L'evento culminerà sabato 10 giugno, alle 16.30, quando Marini, nello spazio delle Biennale a Palazzo Zenobio, incontrerà il pubblico. Curatore è Giorgio Grasso, uno dei curatori ufficiali del Padiglione Armenia.
Marini è presente per tutta la durata della Biennale in più Spazi di Palazzo Zenobio. Inoltre, sempre per tutta la Biennale, partecipa anche alla mostra chARTer, organizzata da Grasso presso i Magazzini del Sale, Accademia di Belle arti di Venezia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.