La lettera struggente di Ambrosoli alla moglie

Nel 1975, quattro anni prima di essere assassinato, l'avvocato milanese si rivolge alla moglie con parole accorate e profetiche

La lettera struggente di Ambrosoli alla moglie

Una fiction coinvolgente. E, cosa non da poco, aderente alla storia. Qualunque cosa succeda racconta il dramma di Giorgio Ambrosoli, il commissario liquidatore della Banca privata italiana di Michele Sindona, assassinato a Milano l'11 luglio 1979. Qualunque cosa succeda, in onda lunedì e martedì su Rai1, prende il titolo da un passaggio della lettera, profetica, scritta da Ambrosoli alla moglie Annalori il 25 febbraio 1975. L'avvocato sa benissimo di andare incontro a gravi pericoli e dunque si rivolge alla consorte: "Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo...E' indubbio che, in ogni caso pagherò a molto caro prezzo l'incarico». Il finale, purtroppo, è già scritto.

Qualunque cosa succeda è dunque il titolo del libro scritto da Umberto Ambrosoli per parlare ai figli del padre che non c'è più e non hanno conosciuto. Ora Alberto Negrin dirige la fiction che mette insieme un ottimo cast: Ambrosoli è Pierfrancesco Favino, la moglie è Anita Caprioli, il maresciallo Silvio Novembre è Andrea Gherpelli.

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