All'età di 92 anni è morto lo scrittore e critico letterario Pietro Citati. Ad annunciarlo è stato il sito di Repubblica, di cui Citati è stato a lungo una delle firme più autorevoli. Non era legato a nessuna scuola di pensiero, a nessuna corrente, il che lo rendeva un pensatore libero e indipendente, capace di analizzare e argomentare con arguzia e raffinatezza, senza mai perdersi in preconcetti o sovrastrutture di parte. Nato a Firenze il 9 febbraio 1930, nella sua lunga e vasta opera, ha spaziato da Omero a Marcel Proust, da Giacomo Leopardi a Johann Wolfgang Goethe, da Alessandro Manzoni a Franz Kafka.
Nella sua ampia produzione letteraria, Pietro Citati si è senz'altro distinto per le biografie, di cui è stato uno dei maggiori interpreti nel panorama letterario italiano. Numerosi i premi ricevuti nel tempo per le sue opere: già nel 1970, lo scrittore vinse il premio Viareggio di Saggistica, con Goethe, edito da Mondadori, e nel 1981 il premio Bagutta con Vita breve di Katherine Mansfield, edito da Rizzoli. Nel 1984, inoltre, vinse il premio Strega con Tolstoj, edizioni Longanesi. La sua produzione è stata particolarmente prolifica e, soprattutto, apprezzata anche all'estero. Citati è stato premiato con il "Prix de la latinité", conferitogli dall'Académie Française e dall'Accademia delle lettere brasiliana nel 2000. Nel 2002 lo scrittore spagnolo Javier Marías, Re di Redonda, lo ha nominato Duca di Remonstranza. Oltre ai premi letterari, in Italia, Pietro Citati è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana e Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
Nacque a Firenze in una nobile famiglia siciliana ma trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Torino, dove frequentò l'Istituto Sociale e in seguito il liceo classico Massimo d'Azeglio. A seguito dei bombardamrnti su Torino del 1942, la sua famiglia decise di trasferirsi in Liguria, da dove lui si sposta successivamente per laurearsi in lettere moderne all'università di Pisa, quale allievo della Scuola normale superiore. Ha avuto la fortuna di iniziare a lavorare seguendo le orme di Pier Paolo Pasolini, quando collaborava come critico letterario nella redazione de Il punto. Tantissime le sue collaborazioni giornalistiche con le redazioni de il Giorno, Corriere della sera e, infine, la Repubblica. Dal 1954 al 1959, inoltre, ha insegnato italiano nelle scuole professionali di Frascati e della periferia di Roma.
"Con Piero Citati se ne va un grande scrittore e una delle voci più illustri e autorevoli della critica letteraria italiana.
È un giorno triste per la cultura che perde un intellettuale rigoroso e mai banale. Mi stringo ai familiari e ai tanti che hanno apprezzato la sua opera nel corso della sua lunga e prolifica carriera", ha commentato il ministro della Cultura, Dario Franceschini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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