E'un tempio di dimensioni colossali. E sta venendo alla luce alle porte di Persepoli grazie alla collaborazione fra archeologi iraniani e italiani. L'edificio venne costruito ai tempi di Ciro il Grande e copre un'area di almeno 33 per 33 metri. Nella costruzione sono stati usati migliaia di "mattoni invetriati", precisa al quotidiano Teheran Times il direttore della squadra di studiosi Alireza Asgari Chaverdi. Non solo: i mattoni "recano bassorilievi che raffigurano animali mitici della Persia e della Mesopotamia". La datazione all'epoca di Ciro il Grande arriva combinando diversi fattori: il ritrovamento di un'iscrizione cuneiforme accadico-babilonese; i disegni e le tecniche usate per decorare i mattoni; l'utilizzo massiccio del catrame per realizzare l'edificio; infine i colori e i motivi decorativi. In particolare è emersa la forma di un Mushussu, un dragone-serpente che simboleggia Marduk, il capo delle divinità babilonesi.
Fra gli archeologi italiani della missione spicca Pierfrancesco Callieri dell'Università di Bologna. Nell'intervista al Teheran Times Chaverdi ricorda che gruppi di artigiani e prelati babilonesi furono portati in questa regione dopo la conquista di Babilonia da parte di Ciro il Grande nel 539 avanti Cristo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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