Il Grand Tour, quel lungo viaggio attraverso l'Europa (e l'Italia in particolare) che contribuì a formare i giovani aristocratici a partire dal XVII secolo, non bastò da solo a coniare le parole turismo e turista, figlie di un concetto più moderno di mobilità. Ancora per tutto l'Ottocento questi termini per noi quotidiani non si usavano e non venivano registrati dai vocabolari, che cominciarono ad accoglierli nel secolo scorso. L'ufficializzazione venne molto dopo: solo nel 1947 la Società delle Nazioni definì il turismo come “genti che viaggiano per periodi di oltre 24 ore”.
Riportiamo per intero quello che alla voce Turista, turismo, scrive Alfredo Panzini nel suo Dizionario moderno, che fu pubblicato a partire dal 1905. “Neologismi che, per quanto spiacenti, i dizionari dovranno accogliere. Ad esempio, la fiorente istituzione del Touring (1894, ndr) ne ha diffuso popolarmente il nome e la scritta sino nelle più remote borgate d'Italia. Turista è il viaggiatore per diletto. La voce è inglese, tourist, accolta in Francia in touriste: voce internazionale, adunque, e germogliata sul ceppo greco-latino (cfr. tornos, tornus, tour, tornio). Si propose giramondo, girellaio, viaggiatore alla pedana (forse: a piedi, ndr). Ma chi se ne vale? E poi vi corrispondono?”. L'inglese tourist a sua volta deriva dal francese tour, in un curioso rincorrersi internazionale di parole che attengono proprio al viaggiare da un Paese all'altro.
Il Panzini riporta una poesia di Ippolito Nievo (1831-1861), intitolata Il Touriste, che trascriviamo in omaggio alla sua soave ma attualissima ironia.
“Vien duro da Marsiglia
Colla sua guida in tasca
Ed in Piazzetta casca
Illustre oltramontan.
Fiuta San Marco, sbircia
La scala dei Giganti,
Compra un paio di guanti,
Si sdraja da Florian.
Carezza un po' la morbida
Rivista de' due mondi,
Guarda il Corso dei fondi,
Paga il cigarro e il the.
Reduce a bordo, parte
Squartando una bistecca.
Venezia dalla Mecca
Ei non distingue, affè!”
Una voce del Dizionario è dedicata anche al Touring club italiano, di cui si descrivono i nobili intenti “di promuovere lo sviluppo dei viaggi” specialmente in bicicletta. Dice Panzini.
“Pubblica guide e itinerari ottimi, profili di strade, cura la manutenzione ed indicazione stradale, incita gli albergatori a maggior igiene e praticità, conforta di vari sussidi chi viaggia. Cose ottime, che si potevano fare anche dando all'istituto nome italiano”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.