Saviano replica all'accusa di plagio. "Il libro? Giornalismo e non-fiction"

Il Daily Beast parla del libro dello scrittore italiano come di un'opera "incredibilmente disonesta". Lui non ci sta: "Il fine è la letteratura"

Saviano replica all'accusa di plagio. "Il libro? Giornalismo e non-fiction"

Una polemica che dagli Stati Uniti si è diffusa a macchia d'olio quella che accusa Roberto Saviano di avere plagiato diversi articoli per imbastire il suo ZeroZeroZero, dedicato al narcotraffico, ma anche di essersi inventato alcune delle figure che fa parlare nel libro.

La critica è partita dal sito Daily Beast, ampiamente ripresa. E se già ieri lo scrittore italiano aveva detto la sua, oggi replica in modo più esteso, provando a smontare su Repubblica le accuse e sostenendo che dietro l'attacco ci sia anche un problema con la sua figura. "I miei libri, tutti - sostiene -, finiscono per scontare questa paternità troppo ingombrante".

Se il sito statunitense trova troppe somiglianze tra il testo di ZeroZeroZero e articoli e rapporti disponibili su internet, Saviano sostiene che sui dati non si può romanzare più di tanto (ragion per cui un pezzo del Los Angeles Times e un brano del suo libro si somigliano) e aggiunge che "le informazioni sono di dominio pubblico", a differenza delle analisi, "e quelle vanno citate, sempre".

Lo scrittore sostiene anche che l'accusa di avere imbastito un'opera "incredibilmente scorretta" non tenga conto del genere a cui questa appartiene, che "non è giornalismo, non è saggio e non è invenzione,

ma qualcosa di diverso". E torna a recriminare: "Le parole, quando restano relegate alla cronaca, sono invisibili: ma quando diventano letteratura, quelle stesse parole, quelle stesse storie, diventano visibili, eccome".

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