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Il lavoro di Sigmund Freud, il fondatore austriaco della psicoanalisi, ha segnato l'inizio della psicologia moderna, fornendo la prima spiegazione ben organizzata delle forze interiori mentali che determinano il comportamento umano.

Sigmund Freud nacque a Freiberg (in Moravia) nel 1856 dal terzo matrimonio del padre (rimasto due volte vedovo).

Quando ebbe 4 anni la famiglia si trasferì a Vienna (dove rimarrà per tutta la sua vita), in un'area della città ad alta concentrazione di ebrei (Leopoldstadt Slum).

Freud si iscrisse alla facoltà di medicina nel 1873, in una città, quella di Vienna, che in quel periodo era diventata la capitale mondiale della medicina. Qui Freud è inizialmente attratto dal laboratorio e dall'aspetto scientifico della medicina, piuttosto che dalla pratica clinica. Dopo 7 anni conseguì il dottorato.

Nel frattempo Freud s'innamorò di Martha Bernays, la figlia di una nota famiglia di Amburgo, ma dovettero aspettare a sposarsi per quattro anni a causa della mancanza di sufficienti risorse economiche. Dal loro matrimonio nacquero sei figli, dei quali una, Anna, è diventata una dei seguaci più famosi del padre.

Freud lavorò tre anni come medico interno nel famoso Allgemeine Krankenhaus, ospedale generale e centro medico di Vienna. Trascorse lavorativamente cinque mesi in psichiatria (l'area della medicina che coinvolge la salute emotiva e mentale del paziente), reparto guidato da Theodor Meynert e in quel periodo segnato da una profonda rigidità e descrittività. Il significato psicologico del comportamento non era ritenuto importante. Il comportamento, infatti, era considerato solo un insieme di sintomi da studiare per capire le strutture del cervello. Il lavorò di Freud cambiò questo atteggiamento.

Ottenuta una maggiore disponibilità economica, Freud perseguì i suoi studi neurologici (hanno a che fare con il sistema nervoso) all'estero, presso la clinica Salpêtrière di Parigi. Qui Freud si dedicò prima all'isteria (una malattia in cui una persona si lamenta di sintomi fisici senza una causa medica) e poi alla dimostrazione delle sue origini psicologiche.

Freud tornò a Vienna e si specializzò nella pratica privata di neurologia. Ben presto si dedicò al trattamento dei pazienti isterici con l'aiuto dell'ipnosi (l'atto di portare un cambiamento nell'attenzione di una persona che si traduce in un cambiamento nelle loro esperienze corporee), una tecnica che aveva studiato a Parigi. Insieme a Breuer, un suon collega, pubblicò Studi sull'Isteria (1895). All'età di 39 Freud usò per primo il termine "psicoanalisi", con il quale indicava un modo per curare certe malattie mentali esponendo e discutendo pensieri e sentimenti inconsci del paziente.

In questo periodo Freud iniziò un progetto unico nel suo genere: la propria autoanalisi (l'atto di studiare o esaminare se stessi), che esercitò partendo dall'analisi dei suoi sogni. In seguito pubblicò i risultati dei suoi studi nell'opera L'Interpretazione dei Sogni (1901). Al volgere del secolo, Freud sviluppò la sua tecnica terapeutica (avendo a che fare con il trattamento di una disabilità mentale o fisica), lasciando cadere l'uso dell'ipnosi e spostandosi verso il metodo più efficace e più applicabile della "libera associazione".

Dopo il lavorosui sogni, Freud scrisse una serie di articoli in cui esplorava l'influenza dei processi dei pensieri inconsci su vari aspetti del comportamento umano. Riconobbe che la più potente tra le forze inconsce, che portano alla nevrosi (disturbi mentali), è quella dei desideri sessuali della prima infanzia. Questi desideri vengono tagliati fuori dalla consapevolezza cosciente, ma conservano la loro forte presenza all'interno della personalità. Descrisse le sue opinioni (molto discutibili e discusse) riguardanti le prime esperienze di sessualità all'interno di Tre Saggi sulla Teoria Sessuale (1905), un lavoro che inizialmente fu criticato ma in seguito è stato gradualmente accettato da quasi tutte le scuole di psicologia.

Dopo il 1902 Freud riunì un piccolo gruppo di colleghi interessati a presentare e discutere tutte le settimane dei lavori psicoanalitici e diede origine, così, al movimento psicoanalitico.

Nel marzo del 1938 l'Austria fu occupata dalle truppe tedesche, e quel mese Freud e la sua famiglia furono messi agli arresti domiciliari.

Grazie agli sforzi congiunti di molti amici influenti che erano ben collegati politicamente, ai Freud fu permesso di lasciare l'Austria nel mese di giugno. Colpito da un tumore alla bocca, Freud trascorse il suo ultimo anno a Londra, dove si sottopose a chirurgia. Morì il 23 settembre 1939.

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