Dopo essere diventata un vero e proprio fenomeno editoriale nel 2020 con il romanzo Cambiare l'acqua ai fiori, la scrittrice francese Valérie Perrin torna in libreria, sempre con edizioni E/O con un nuovo romanzo struggente, Tre. Se nel precedente lavoro artistico l'autrice aveva concentrato il suo estro sulla costruzione di una protagonista "costretta" a trovare un modo per vivere in mezzo alla morte e andare avanti, in Tre il punto nevralgico è rappresentato dall'amicizia tra tre personaggi che, almeno sulla carta, non potrebbero essere più diversi l'uno dall'altra e che proprio nelle pieghe di queste differenze hanno costruito un rapporto che sembrava destinato a durare per sempre.
Nina, Etienne e Adrien si conoscono alle elementari, un giorno qualsiasi: non ci sono segnali che dimostrino che il loro rapporto sia di quelli destinati a durare per sempre. I tre sono accomunati dalla sfortuna di essere capitati sotto la guida di un insegnante famoso per la sua severità. Nina è diretta e appassionata tanto quanto Adrien è posato e riflessivo. Tra di loro c'è Etienne, un ragazzino già bello e popolare, che sogna di diventare un musicista e di avere l'approvazione del padre. I tre protagonisti crescono insieme: attraversano i primi dubbi, i turbamenti dell'adolescenza, i traumi che caratterizzano la loro esistenza. La loro amicizia sembra essere di quelle indistruttibili, capaci di sconfiggere ogni avversità.
Nel 2017 - seconda linea temporale che caratterizza Tre - le cose non sembrano andare come previsto. Una misteriosa narratrice di nome Virginie, che sembra molto vicina ai tre protagonisti, racconta un presente triste, quasi rarefatto, in cui Nina lavora in un rifugio per animali, è divorziata, e non ha più al proprio fianco le colonne portanti della sua vita. Etienne e Adrien sono diventati, infatti, un ricordo del passato a cui la donna ormai non rivolge più la parola. Che ne è stato, allora, dei grandi progetti che i tre avevano sognato? Che ne è stato della loro intenzione di andare a Parigi una volta finito il liceo e diventare musicisti?
Proprio come era accaduto con Cambiare l'acqua ai fiori, anche nel suo nuovo romanzo Valérie Perrin utilizza una struttura che si dipana su più piani temporali e che costruisce con la pazienza di un investigatore che lascia cadere indizi affinché il lettore possa pian piano scoprire i misteri e i segreti che si celano dietro i fatti raccontati. Tre è un romanzo intriso di nostalgia, ma di una nostalgia diversa rispetto a quella del libro precedente: è una nostalgia che non si lega all'idea di morte e di lutto. È piuttosto quel sentimento struggente che si prova quando ci si guarda alle spalle, quando si cerca di richiamare alla memoria la propria adolescenza, quel periodo difficile ma intriso di speranza, in cui ogni essere umano cerca di imparare a costruire se stesso.
In questo senso non è scorretto dire che Tre è un romanzo che poggia la sua intera narrazione sull'idea del rimpianto e della disillusione. I tre protagonisti rappresentano, ognuno a loro modo, un sentimento di speranza e sconfitta. Durante l'adolescenza tutti e tre covano desideri di fuga, di rivendicazione e affermazione. L'ambientazione del romanzo è La Comelle, una piccola regione francese della Borgogna. Un classico "paese" dove tutti conoscono tutti, dove la vita si svolge senza grandi accadimenti, con la lentezza e la precisione di un metronomo che scandisce i giorni. Un paese calmo e tranquillo che, allo stesso tempo, si chiude sui protagonisti come una sorta di prigione, dando loro un costante senso di claustrofobia da cui voler scappare. La vita di provincia diventa, dunque, il primo ostacolo che i protagonisti devono affrontare: sognare la capitale francese, immaginarsi sotto i tetti d'ardesia di Parigi diventa un modo per sopravvivere, per immaginare di poter essere altro.
Ed è in questa ricerca di altro, di poter essere qualcos'altro, che Valérie Perrin da il meglio di sé, riuscendo a costruire con ritmo sapiente una storia piena di rimpianto e tristezza, che dietro gli eventi quasi anonimi di un'infanzia comune nasconde ferite e cicatrici dolorose, tanto per i protagonisti che le vivono quanto per il lettore che le legge.
Tre è un romanzo che si lascia divorare, grazie allo stile sempre più elegante e scorrevole dell'autrice: allo stesso tempo, però, è un libro che offre al lettore una storia che è difficile scrollarsi di dosso e che invece rimane a galleggiare nella coscienza, come una sorta di promemoria di quegli stessi rimpianti che ogni essere umano ha dovuto affrontare nel passare dall'adolescenza all'età adulta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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