Diciassette punti percentuali. Tanto grande è lo scarto tra i laburisti al potere in Gran Bretagna e i Conservatori all'opposizione. La lenta discesa del premier inglese Gordon Brown sembra non subire battute d'arresto. Tutt'altro. Un altro, l'ennesimo e più recente «scandalo delle e-mail» ha fatto precipitare il Labour di cinque punti in una settimana. Numeri catastrofici, insomma. Confermati da due differenti rivelazioni demoscopiche. Secondo le intenzioni di voto raccolte dal Mail on Sunday, se si votasse oggi i Tory di David Cameron vincerebbero (45%) con ben 19 punti in più rispetto al Labour (26%) al potere da tre mandati consecutivi. A seguire i Libdem con il 17 per cento. E i giudizi nei confronti del governo sono a dir poco critici: il 33% degli elettori è convinto che l'esecutivo di Brown sia più «losco» dell'ultimo governo conservatore e un quarto degli intervistati pensa che la macchina dello spin - gli uomini dell'entourage di Brown che organizzano la sua campagna mediatica - siano più «sporchi» di Tony Blair, l'ex premier spesso accusato di utilizzare i suoi uomini della comunicazione per «manipolare» le informazioni dirette a cittadini ed elettori.
Ma non è tutto. Un altro sondaggio, del Sunday Telegraph, rincara la dose, confermando che sono almeno 17 al momento i punti di scarto fra i due principali partiti britannici e che la corsa dei Tory verso il governo potrebbe rivelarsi impresa facile alle elezioni previste a partire dalla primavera del 1010.
La situazione per il premier e il suo partito sembra essere notevolmente peggiorata dopo l'ultimo scandalo, quello che ha smascherato il piano di uno strettissimo collaboratore di Brown: Damian McBride è stato fermato prima che avviasse una falsa campagna mediatica contro alcuni membri del partito avversario ed è stato perciò costretto a dimettersi. Nei piani di McBride - che ha inviato numerose mail all'ex consulente laburista Derek Draper - c'era l'intenzione di mettere in piedi un blog o di passare informazioni ad alcuni blogger con particolari infamanti e piccanti - ovviamente falsi - sugli avversari (per esempio una presunta malattia sessuale di cui soffrirebbe David Cameron). Una brutta storia, insomma. Fatta di veleni, di finti scoop ai danni della vita privata di esponenti pubblici e parlamentari Tory. Un modo per infangare l'avversario in cambio di un tornaconto politico. Una storia divenuta ancora più squallida dopo essere stata mascherata e dopo che i particolari più beceri della vicenda sono finiti in pasto agli elettori, già da tempo scettici su come il governo inglese sta affrontando la crisi economica.
E' anche per questa ragione che il Cancelliere dello Scacchiere, responsabile di Economia e Finanze, Alistair Darling è sotto pressione in questi giorni di vigilia della presentazione della Finanziaria, un provvedimento decisivo per distrarre gli inglesi dallo scandalo di questi giorni e convincerli a tornare a fidarsi del governo laburista per portare il Paese fuori dalla crisi.
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