Luca Rocca
«O interviene personalmente il sindaco Veltroni o saremo costretti a prendere dei provvedimenti». I commercianti del centro storico di Roma si sentono presi in giro, non ci stanno a subire i tanti divieti imposti per la sicurezza del centro storico, a partire dalla ztl notturna estiva per finire col divieto del vetro e dellalcol. E lamentano anche «il raddoppio delle tariffe per loccupazione del suolo pubblico».
Il presidente dellassociazione Bar, Latterie e Gelaterie, Alberto Pica, tuona: «Siamo sul piede di guerra e chiediamo urgentemente un incontro con il sindaco Veltroni altrimenti faremo proteste clamorose. La Ztl notturna non risolve nulla e Trastevere ne è lesempio. I ristoratori hanno subito una flessione del 30/35 per cento dellincasso perché non si può impedire ai romani e ai turisti di prendere la macchina. Almeno che venga spostato lorario dinizio del divieto a dopo la mezzanotte». «Tra laltro - ha aggiunto Pica - non cè stato nessun rialzo dei prezzi, manteniamo quelli del 2000-01 perchéè sappiamo che la gente in tasca ha sempre meno soldi. Noi facciamo un sacrificio però le istituzioni non possono ammazzarci la stagione».
Il presidente di Fiepet Confesercenti, Liborio Pepi, ha spiegato che «siamo entrati nellalta stagione, sono stati assunti dei dipendenti, sono state preparate singole iniziative, cè stata una programmazione fino a ottobre. Adesso arrivano tutti questi divieti, è inaccettabile. Abbiamo chiesto un incontro con il sindaco dove chiederemo la sospensione dei provvedimenti presi altrimenti, anche a scapito nostro, metteremo in atto delle iniziative tra le quali la serata dei bagni chiusi al pubblico, la serata senza caffè, la serata senza tavolini e altre manifestazioni simili».
Dello stesso avviso il presidente della Fipe Confcommercio, Nicola Gaudenzino, che ha sottolineato come «stiamo studiando i provvedimenti da prendere. Lunico che finora ci ha ascoltato è stato il sindaco Veltroni, però nellultimo incontro non era presente e credo che non gli siano state riferite le nostre volontà. Noi non vogliamo metterci contro nessuno, siamo pronti a trattare, finora però non cè stata nessuna concertazione». Intanto il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha fatto sapere che «se i commercianti attueranno forme di protesta, come la chiusura dei bagni pubblici, denunceremo gli esercenti per interruzione di pubblico servizio. Le regole vigenti, infatti, impongono ai gestori di mettere a disposizione dei cittadini i servizi igienici, indipendentemente dalla consumazione».
Le proteste dei commercianti per la «blindatura» del centro rischiano di mettere in crisi anche la maggioranza del parlamentino del municipio I: Luca Nitiffi (Margherita) ha criticato ieri aspramente il presidente Giuseppe Lobefaro, compagno di partito, «per avere messo il filo spinato attorno al centro. Se ne deve andare», ha detto Nitiffi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.