Gian Piero Scevola
Dai e dai, a forza di tirarla, la corda si è rotta. Christian Vieri ha detto bye bye allInter, sè ripreso la libertà rinunciando al sontuoso ingaggio di 13 milioni per accontentarsi di appena 9 milioni e chiudere con un anno di anticipo il tormentato rapporto con il club nerazzurro. Un annuncio senza sorprese, una separazione consensuale maturata negli ultimi giorni per la voglia matta del giocatore che vuole continuare a sentirsi protagonista e per il buon cuore di Massimo Moratti che, da buon pater familias, non riesce mai a dire di no ai suoi pupilli. E Bobo di Moratti non è stato solo un pupillo, ma un figlio prediletto al quale tutto è stato perdonato: litigi, bizzarrie, nervosismi, fughe dal ritiro, scappatelle. Ultima della serie, la mancata partecipazione alla festa per la conquista della coppa Italia: meglio starsene a Formentera a divertirsi con qualche belloccia.
Tanto, a risolvere i problemi ci pensava a Milano Sergio Berti, storico procuratore dellormai ex interista (ora in vacanza a Porto Cervo): appena 5 minuti ieri mattina nellufficio del vicepresidente Rinaldo Ghelfi e la pratica Vieri in casa Inter si è conclusa senza sorrisi e senza pacche sulle spalle. Emblematico il comunicato apparso sul sito dellInter alle 10.53: «LF.C. Internazionale ringrazia Christian Vieri per aver contribuito, per sei stagioni, alla storia del club. Christian Vieri ringrazia lInter e i suoi tifosi per la stima professionale e laffetto che hanno contraddistinto il rapporto». Se non è gelo questo, siamo comunque abbondantemente sotto zero. E se lInter non avrà problemi ad affrontare il dopo Vieri, tocca invece a Bobo riflettere e decidere velocemente sul futuro che laspetta.
Intanto si mette subito in tasca 9 milioni così suddivisi: 3,5 che rappresentano la metà del contratto, 4,5 che sono gli arretrati dello spalma-ingaggi voluto 3 anni fa dallallora dg Massimo Moretti e il resto, un milione di spiccioli, per i diritti dimmagine. Ora manca un solo tassello per completare il puzzle: dove andrà a finire Christian, quale sarà la sua futura destinazione? Fosse per lui, avrebbe già scelto: il Milan. Cè Maldini, socio in affari; cè Gattuso, col quale i rapporti sono fraterni; cè lex compagno di merende Pippo Inzaghi. E cè, soprattutto, la possibilità di restare a Milano e giocare per vincere.
Il fatto è che i rossoneri hanno sempre Gilardino come prima scelta e, pur perdendo Crespo, non potrebbero costringere Vieri a fare la quarta punta dopo Shevchenko, Gilardino e Inzaghi anche se, con i tanti impegni, spazio per lex interista ce ne sarebbe comunque. E poi, restando in Italia, Vieri potrebbe continuare a difendere la sua maglia azzurra in vista dei mondiali 2006. Ecco perché in pole appare il Milan, pronto a fare a Vieri un biennale di 3 milioni a stagione. Stessa cifra (e forse anche qualcosina di più) disposta a offrirgli la Fiorentina dove lex rossonero e ora viola Cristian Brocchi, altro socio in affari di Bobo, sta facendo di tutto per convincerlo a trasferirsi a Firenze: «Da due settimane sto provando a convincerlo a venire nel club dei Della valle, ma la questione è delicata, anche perché ora Bobo avrà una lunga fila di richieste».
In Italia dunque Milan o Firenze, mai e poi mai la Juventus perché i bianconeri non prendono cavalli di ritorno e poi il distacco di Vieri (due i suoi tentativi andati a vuoto di tornare in bianconero) da Moggi è stato abbastanza traumatico. Ma la destinazione più probabile resta comunque lInghilterra, anche perché Moratti (che ha risparmiato 4 milioni e potrà investirli sul mercato in direzione Samuel) gradirebbe un Vieri in esilio allestero per non rischiare di rinforzare per lennesima volta una diretta concorrente per lo scudetto (i casi di Pirlo, Seedorf e Cannavaro insegnano).
E al giocatore il patron nerazzurro lha chiaramente detto: ti lascio andare via, ma non devi finire al Milan.
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