De Rossi strizza l'occhio al Real: «Se la Roma accettasse l'offerta...»

Il centrocampista giallorosso sulle sirene madrilene: «Se la società mi dicesse che c'è una necessità economica, o anche tecnica, io andrei»

Risuonano le sirene del Real Madrid per Daniele De Rossi, e il centrocampista ribadisce il suo «vincolo eterno» con il club che lo ha lanciato ma lascia anche intendere che un trasferimento all'estero non è più un tabù.
Sarà per il prossimo arrivo di José Mourinho sulla panchina delle merengues, sarà per il fascino della camiseta blanca, sarà per le spese galattiche compiute da Florentino Perez l'estate scorsa, sarà la possibilità di poter giocare fianco a fianco con campioni del calibro di Cristiano Ronaldo o Kakà: in tanti - da Milito a Sneijder, solo per fare due nomi - sognano di vestire la maglia del Real Madrid. A quanto pare, anche Daniele De Rossi. «Se la società mi dicesse che c'è una necessità economica, o anche tecnica, io andrei», è stata dal ritiro azzurro la frase di De Rossi, che alimenterà le speranze madridiste.
«Ad amici, conoscenti, procuratore, ho detto di non rompermi le scatole - l'esordio del giocatore - ora voglio pensare alla nazionale. Rosella Sensi è stata molto coerente nel rispedire al mittente qualsiasi discorso». Però c'è da quantificare l'interesse del club spagnolo e di Mourinho. «Finché non mi cacciano, io rimango qui - ha ribadito De Rossi - Anche se "cacciare" è una parola grossa. Se alla società dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile, non sarebbe per me sacrificio né gesto d'amore andare al Real.

Dovessi avere la fortuna di diverse offerte, di fronte a Madrid non ci sarebbe neanche da scegliere. In Italia mai un'altra squadra, l'estero sarebbe un'esperienza importante. Ma ripeto, io con la mia squadra, mia figlia, la famiglia ho vincoli eterni».

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