De Santis ignora Galante su Bazzani Racalbuto attento

Siena-Inter: proprio all’ultimo secondo il fattaccio. Su lancio lungo, Cordoba entra in contrasto con Tudor e, di spalle, tocca col braccio destro il pallone. È involontario, l’arbitro Saccani ignora e fischia la fine della partita. Lazio-Ascoli: c’è un gol fantasma di Di Canio respinto da Coppola proprio sulla linea. Il laziale non protesta, vede bene l’arbitro Stefanini. Sampdoria-Livorno: negato un rigore alla Samp quando, su cross dalla sinistra, Galante si disinteressa del pallone e, proprio sotto gli occhi del «mondiale» De Santis, spinge alle spalle Bazzani. Regolare il primo gol di Lucarelli: non c’è offside perché, su cross di De Ascentis, Pavan lo tiene in gioco. Treviso-Roma: dove c’è Racalbuto, ci sono sempre discussioni. E accese, come quelle registratesi dopo il gol del vantaggio giallorosso. C’è un contrasto fra Totti e Parravicini sulla fascia di destra sotto gli occhi dell’assistente Ivaldi. Il pallone esce, Racalbuto da una trentina di metri fischia il fallo pro Roma (Totti colpito sul piede), Ivaldi sbandiera l’uscita e poi indica con la bandierina il fallo. Totti batte subito e Aquilani segna scatenando le fin troppo accese proteste dei veneti che pretendevano la rimessa laterale e non il fallo. Ma, almeno una volta, ha ragione Racalbuto.

Palermo-Juventus: solito arbitraggio negativo «all’inglese» di Bertini che non espelle Trezeguet (gomitata a Zaccardo) e Caracciolo (gomitata a Cannavaro). Bertini si fa anche mettere un pugno sul petto da Caracciolo (da cacciare subito) e nega un macroscopico rigore a Trezeguet quando Terlizzi devia volontariamente col braccio sinistro un pallonetto del francese.

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