Decolla l’e-banking: 6 correntisti su 10 utilizzano l’on-line

Francesca Lojola

Gli italiani danno del «tu» all’Internet banking e se ne servono con sempre maggiore frequenza e disinvoltura. Non temono il phishing e le minacce alla sicurezza, confidando nei sistemi adottati dalle banche, e se ricorrono di prammatica all’on-line per bonifici e giroconti, mostrano di trattare questo canale come un valido tramite anche per l'accesso al credito e ai finanziamenti. Quanto all’investimento dei propri risparmi, la banca via web, già preferita per la compravendita di azioni, tende a diventarlo anche per l’acquisto di fondi comuni, così come, in misura minore, per obbligazioni, titoli di stato e certificati di deposito. A delineare il rapporto tra i titolari di conto corrente e l’Internet banking, è l’indagine condotta a febbraio dall’istituto di ricerca Nextplora su un campione di circa 3.500 clienti dei principali gruppi presenti sulla Rete. Sei correntisti su dieci usano almeno una volta al mese l’on-line: «Rispetto alla rilevazione del 2005 - spiega il rapporto - si registra una crescita del 21%. I più assidui sono i clienti di Fineco, Unicredit e SanPaolo, mentre il maggior numero di conti on-line dormienti si riscontrano tra le Banche di Credito Cooperativo». Il profilo tipo del correntista internauta è maschio, dai 25 ai 34 anni, del Nord-Ovest, libero professionista o impiegato e almeno con un titolo di scuola superiore. Il 42% degli interpellati dichiara di usare l’e-banking più volte nella settimana (in media, 1,3) e solo il 6% si reca in agenzia.
Dall’indagine emerge come Internet costituisca il canale esclusivo per una varietà di operazioni bancarie: nel caso dei bonifici e dei giroconti lo è per il 53% del campione, mentre un correntista su tre lo sfrutta come unico tramite per il pagamento di bollettini Mav e Rav. E se è quasi scontato apprendere che il 62% dei clienti bancari si avvale solo dell’on-line per l’attività di trading, lo è assai meno rilevare come ben il 29% del campione se ne serva in via esclusiva per saldare imposte e tributi. Dove Internet non ha invece ancora sfondato è nel pagamento delle bollette e nella ricarica di carte prepagate, operazioni per le quali tuttora sono assai più gettonati da un lato gli uffici postali, e, dall’altro, ricevitorie e tabaccherie, nonché i siti degli stessi fornitori di servizi.


Quanto agli acquisti effettuati via web, il rapporto di Nextplora sottolinea il diffondersi, accanto ad altre forme sempre più utilizzate come PayPal e Bankpassweb, delle carte di credito prepagate, scelte in media dal 32% degli intervistati; un valore che tra i clienti del Banco Posta sale addirittura al 60%. La metà dei correntisti, infine, ha scelto di ricevere l’estratto conto on-line, rinunciando definitivamente al tradizionale documento cartaceo.

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