Natura, tempo e architettura, le foto di Hélène Binet a Euroluce

La mostra “Hélène Binet. Natura, tempo e architettura”, curata e allestita da Massimo Curzi racconta opere dei più importanti architetti e il rapporto tra luce e ombra

Le Corbusier, Couvent Sainte-Marie de la Tourette, Eveux, France, 2002 e Lunuganga Estate, Bentota, Sri Lanka, 1998 - Photographs 2001
Le Corbusier, Couvent Sainte-Marie de la Tourette, Eveux, France, 2002 e Lunuganga Estate, Bentota, Sri Lanka, 1998 - Photographs 2001

Il racconto della incredibile relazione che esiste fra luce naturale e architettura, fra natura e tempo è al centro di una delle più interessanti mostre proposte a Euroluce attraverso le fotografie inconfondibili di Hélène Binet, una delle autrici più significative della fotografia contemporanea, curata e con progetto di allestimento di Massimo Curzi che si può ammirare al Salone del Mobile in Fiera Milano dal 18 al 23 aprile.
Hélène Binet. Natura, tempo e architettura” presenta infatti una selezione originale di immagini tratte dall’archivio di Binet che dà forma a un racconto di opere dei più importanti maestri dell’architettura.

L'originale e inconfondibile poetica di una ricerca fotografica condotta da ormai 35 anni con tecnica analogica e in modo rigoroso, dimostra come quest’arte sia capace di mettere in evidenza come poche altre le qualità specifiche dello spazio progettato e costruito.

Mostra Binet a Euroluce
Photo Helene Binet_Vals Triptych A_Peter Zumthor_Therme Vals e Photo Helene Binet_Musmeci_Ponte sul Basento_Italy_2015


“Uno straordinario lavoro in bianco e nero portato avanti con coerenza e caparbietà sull’eterno rapporto tra luce e ombra in alcune delle più importanti opere d’architettura di sempre - spiega Massimo Curzi, mentre Hélène Binet racconta: “Nella selezione delle immagini per questa mostra, siamo partiti dalle mie prime fotografie, come quelle che testimoniano il lavoro di John Hejduk, per arrivare poi alle più recenti dell’architettura storica coreana. L'intento è rimasto immutato: con delicate associazioni, accostamenti di immagini, ombre e silenzi spero di pungolare l’immaginazione di chi guarda e di portarlo da qualche parte non troppo lontano dal primo schizzo dell'architetto”.

L’allestimento è pensato come un momento di pausa e riflessione durante il percorso sempre sorprendente ed eterogeneo del contesto fieristico di Euroluce e del Salone del Mobile.Milano. Un doppio corpo architettonico con struttura a telaio in tavole di legno è rivestito esternamente in alluminio sabbiato ed internamente in lastre di feltro blu notte, il tutto a creare un forte contrasto tra l’interno e l’esterno dello spazio espositivo.
Il feltro disposto sulle pareti interne metterà in evidenza le opere esposte, creando anche un contesto acustico ovattato e silenzioso alla ricerca di un momento di sospensione temporale rispetto a un esterno frenetico e pulsante. Un pavimento di morbida moquette permetterà di accentuare ancora di più questa qualità spaziale.

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