Puntali, non potevano mancare: le proteste contro la realizzazione del nuovo termovalorizzatore di Desio. In campo gli «Amici di Beppe Grillo di Monza e Brianza», spalleggiati da verdi e ambientalisti. Ogni week-end allestiscono gazebo nelle piazze della zona per raccogliere le firme da consegnare al presidente della Provincia, Filippo Penati.
«Alla luce degli studi a livello internazionale - dicono - le emissioni di fumi degli inceneritori sono pericolose per la salute». Gli amici del comico genovese vogliono fare unassemblea pubblica con medici e studiosi. Si aggrappano pure allarticolo 32 della Carta Costituzionale: affermano in coro che la costituzione, «richiama a forme di smaltimento alternative, concretamente attuali e compatibili con il diritto alla salute dellindividuo e della collettività». Insomma no allo smaltimento, punto e basta. No al progetto di «La Bea, Brianza Energia Ambiente», ente costituito da undici Comuni e dalla Provincia per far costruire il nuovo termovalorizzatore, con un impegno di spesa di oltre 80 milioni.
Limpianto, che stando alle previsioni entrerà in funzione tra cinque anni, sarà in grado di smaltire 240 tonnellate di rifiuti il giorno e sorgerà in via Agnesi, a fianco di quello che esiste adesso. Finora il «forno» brucia 120 tonnellate di rifiuti ogni giorno: costruito agli inizi degli anni Settanta, ormai ha bisogno di continue manutenzioni. Liter del progetto approvato dal consiglio damministrazione della Bea è già avanti e la «rivolta» dei grillini potrebbe svanire. Oltre a quelli dei Comuni consorziati, al nuovo impianto arriveranno anche i rifiuti di Monza e Seregno. Secca la replica di Giampiero Mariani, sindaco di Desio: «Raccolgano tutte le firme che vogliono.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.