La disidratazione indica lo stato in cui si trova l’organismo quando perde più liquidi rispetto a quelli che assume. Ogni giorno infatti il nostro corpo espelle i liquidi attraverso le urine, le feci, la sudorazione e la respirazione.
Ma le perdite vengono normalmente bilanciate dall’ingestione di cibi e bevande. È il nostro stesso corpo ad indicarci quando è ora di una “ricarica” facendoci provare la sete.
L’acqua è importantissima per la salute perchè è coinvolta in quasi tutte le funzioni del corpo umano. Solo per citare alcuni esempi, essa permette lo svolgimento del metabolismo, agisce come solvente di composti inorganici e organici e agisce da liquido termostatico.
Il corpo umano, non a caso, è composto per la maggior parte proprio da acqua. Quest’ultima rappresenta circa il 60% del peso corporeo nei maschi adulti e dal 50 al 55% del peso nelle donne. La quantità di acqua da bere è variabile a seconda degli individui, dell’ambiente, dell’attività che si svolge, del tipo di alimentazione e degli stili di vita.
Le cause della disidratazione
Sono molteplici le cause della insufficienza di liquidi nel corpo. Tra queste, una prolungata condizione di dissenteria o di vomito, l’eccessiva sudorazione, come avviene ad esempio quando le temperature sono molto alte o si svolge un’attività fisica particolarmente intensa.
Vi possono poi essere disfunzioni nel ricambio minerale ed idrico ed esistono farmaci che favoriscono l’eliminazione dei liquidi, come i diuretici e i lassativi.
I sintomi della carenza di liquidi
Il primo sintomo legato al calo idrico lo conoscono tutti: è la sete. A volte però lo stimolo non si percepisce: questo capita soprattutto alle persone anziane e ai bambini, i soggetti che infatti sono più esposti al rischio di disidratazione. È quindi importante idratarsi regolarmente, senza necessariamente aspettare di avere sete, e prediligere una dieta sana ed equilibrata. In questo periodo estivo ad esempio si può approffitare dei tanti frutti ricchi d’acqua che certamente aiutano l’organismo, come l’anguria.
Quando mancano i liquidi nel corpo, le urine si riducono, anche dal punto di vista della frequenza, e assumono un colore giallo scuro. Le fauci e la lingua diventano secche.
La disidratazione ha effetti anche sulle capacità di controllo motorio e cognitivo e sull’umore. Una persona disidratata diventa debole, può avere vertigini, palpitazioni, ansia e crampi muscolari. A risentirne è anche la pressione arteriosa che si abbassa. Viceversa, la temperatura corporea tende ad alzarsi perché si riducono la sudorazione e il flusso ematico cutaneo.
Altri sintomi sono poi apatia, astenia, maggiore irritabilità. Nelle forme più gravi si riscontrano malessere generale e perfino allucinazioni. Il rischio è di andare incontro al colpo di calore e ad effetti anche letali.
Lo stato persistente della disidratazione è associato ad un significativo incremento del rischio di andare incontro a numerose patologie, anche gravi, in primo luogo a carico del rene.
I rimedi alla disidratazione
Per contrastare la mancanza di liquidi occorre bere acqua.
Quando la situazione peggiora, come ad esempio in seguito ad una prolungata diarrea, è utile aggiungere i sali minerali o farsi consigliare dal proprio farmacista soluzioni reidratanti.In caso di particolari problematiche o quando non è sufficiente l’incremento idrico occorre sentire il proprio medico.
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