Le festività natalizie sono tipicamente un momento dell'anno in cui, tra pranzi e cene in famiglia e con gli amici, ci si lascia andare a qualche eccesso a tavola: tra gli alimenti più tipici che si possono offrire agli ospiti, in genere a fine pasto, rientra la frutta secca, ma sono numerosi anche gli estimatori della varietà candita o di quella disidratata. Si tratta di prodotti con caratteristiche molto differenti e non solo per quanto concerne il gusto, bensì soprattutto per i nutrienti, l'apporto di energia e le calorie che si accumulano con la loro assunzione. Quali sono le meno impegnative e le migliori per la nostra salute?
Di certo la più apprezzabile per le sue qualità è la frutta secca, sui benefici della quale sono stati condotti molti studi anche negli ultimi anni: per poter apprezzare le loro qualità sul nostro benessere è sufficiente assumerne una dose minima quotidiana, pari a circa 20/30 grammi. Noci, pistacchi, mandorle e nocciole, tra le varietà più apprezzate e vendute, sono ricchissime di grassi insaturi (ben oltre il 50%), vale a dire quei nutrienti fondamentali per il funzionamento del nostro organismo.
Solo per citare un esempio, gli acidi grassi polinsaturi della famiglia degli Omega 3 che si ritrovano in grandi percentuali nelle noci, svolgono un'importante funzione antiaritmica, aiutando a smaltire e ridurre i trigliceridi. Non solo, dato che contribuiscono a contrastare l'ipertensione, arrivando a ridurre la pressione sanguigna tra 4 e 2 mm e quindi di conseguenza il rischio di ictus e infarti. Preziosa anche la presenza di vitamina B12, che svolge un roulo di primaria importanza nel corretto funzionamento del sistema nervoso e delle difese immunitarie, oltre che agevolare l'eritropoiesi, ovvero la maturazione dei globuli rossi.
Nella frutta secca troviamo anche preziosi sali minerali come calcio e fosforo, importanti per l'apparato scheletrico, il potassio, salutare per i nostri muscoli, e minerali come il ferro. Rientrano nei nutrienti anche la vitamina E e i polifenoli, fondamentali per la loro azione antiossidante che aiuta a rallentare l'invecchiamento cerebrale e a prevenire l'insorgere di patologie cardiovascolari e tumori.
Quella "disidratata" è una varietà di frutta da cui è stata in sostanza eliminata l'acqua: grazie a questo sistema il prodotto può conservarsi a lungo e, nonostante il trattamento, mantiene importanti benefici tipici della tipologia fresca. Non solo, data l'assenza di acqua certi nutrienti risultano maggiormente concentrati, ma le dimensioni ridotte non devono trarre in inganno: la presenza di zucchero rende questa tipologia molto calorica, per cui è consigliabile limitarne l'assunzione.
Ancora più calorica, con una quantità di zucchero superiore funzionale alla sua conservazione, è l'apprezzatissima frutta candita.
Viste le concentrazioni elevate (75%), viene considerata alla stregua di un dolce e sono consigliabili quantità moderate: soli 100 grammi di prodotto fanno accumulare mediamente 300 calorie. Durante il processo di canditura, inolte, la frutta perde i suoi nutrienti e benefici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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