Abbuffate di Natale: la dieta da seguire per tornare in forma

Gli esperti forniscono alcuni consigli per provare a compensare gli eccessi alimentari delle feste

Abbuffate di Natale: la dieta da seguire per tornare in forma
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In occasione delle festività natalizie è assolutamente comune eccedere un po' a tavola, lasciandosi andare a una dieta non proprio corretta. Spesso si consumano alcolici, e ci si concede pasti abbondanti, ricchi di zuccheri e di grassi. Consapevoli di questo, gli esperti di Aigo (Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri) hanno voluto dare qualche consiglio per compensare eventuali squilibri e mantenersi in forma.

I gastroenterologi ed endoscopisti digestivi di Aigo spiegano che negli ultimi anni, complice anche la crisi economica globale, le abitudini alimentari di molte persone si sono modificate in negativo. Se da un lato è diminuito il consumo di olio di oliva, frutta e pesce, è aumentato quello di snack, cibi processati, carboidrati e alimenti molto salati. Prevale, inoltre, il consumo di carni di scarsa qualità e la riduzione del consumo di frutta e verdura. Ciò si traduce in un incremento di soggetti in sovrappeso, se non obesi.

Il periodo natalizio è un'occasione in più per eccedere nel cibo e nel consumo di alcolici, ecco perché, durante e dopo le feste sarebbe importante correre ai ripari, onde evitare conseguenze. "L'aumento di peso e l'impatto metabolico sfavorevole possono essere prevenuti attraverso strategie alimentari relativamente semplici. Tuttavia, un unico programma alimentare adatto a tutti non esiste, poiché la dieta corretta dipende da una serie di variabili come l'età, il peso di partenza, la tipologia e il livello di attività fisica svolta, lo stile di vita e la presenza di comorbidità", fanno sapere gli esperti di Aigo nel comunicato rilasciato sul sito ufficiale dell'associazione.

"Un principio fondamentale è non risparmiare sulla qualità degli alimenti ma su alcuni costi. Bisogna cambiare il modo di fare la spesa: no all'acquisto d'impulso, sì ad una spesa programmata in anticipo. Gli acquisti devono essere mirati ad alimenti sani facendo attenzione alla loro varietà; soffermarsi a leggere l'elenco degli ingredienti e saperlo interpretare è una misura importante per la tutela della salute. Una dieta natalizia intelligente e sostenibile si basa su una nutrizione equilibrata, con l'obiettivo di mantenere la stabilità del peso corporeo evitando l'incremento ponderale", si legge ancora.

Dunque, il primo passo per garantirsi una dieta equilibrita è proprio quello di fare una spesa ragionata.

Tecniche come quella del digiuno sono inefficaci, se non dannose, e gli esperti le sconsigliano. Eliminare del tutto i pasti, infatti, rallenta il metabolismo. Meglio invece seguire una dieta pre-natalizia, povera di zuccheri e ricca di fibre, che ci prepari alle feste. Anche prima del pranzo natalizio andrebbe fatto uno spuntino. Saltare del tutto la colazione sarebbe sbagliato.

Invece del digiuno si può adottare la tecnica del mindful eating. La dottoressa Gloria Mumolo, gastroenterologa dell'azienda Ospedaliero Universitaria Pisana e rapprentante Aigo, spiega che essere consapevole di che cibo stiamo mangiando, della qualità e della quantità degli alimenti, consente di limitare le varie portate, avvertire prima il senso di sazietà ed evitare così l'aumento ponderale. Importante è anche masticare bene i cibi che mangiamo: questo evita di introdurre un numero eccessivo di alimenti, ed evitare l'ingestione di aria.

Altro consiglio è quello di prestare attenzione alle bevande alcoliche o zuccherose. Da evitare, se possibile, birra, bibite dolci, vino e superalcolici, che causano alterazioni del metabolismo. Non andrebbe superata la dose di uno o due bicchieri al giorno.

Per ridurre l'appetito gli esperti consigliano di preparare ricette. Vista e olfatto, infatti, generano da soli un senso di sazietà. "Infine, un concetto emergente di nutrizione clinica è quello della cronobiologia che esplora le interazioni tra nutrizione, metabolismo e ritmi circadiani. Secondo questa disciplina, sembra essere determinante oltre al cosa e al quanto mangiamo, il quando. Un periodo di digiuno quotidiano di 16 ore risulterebbe protettivo verso obesità, malattie cardiovascolari e metaboliche.

E la finestra temporale ottimale per la risposta metabolica ai nutrienti riguarderebbe maggiormente la prima parte della giornata rispetto alle ore più tardive", aggiungono gli esperti.

Non deve poi mancare l'esercizio fisico. Riposare subito dopo un pranzo o una cena abbondante è sbagliato, perché va a rallentare i processi digestivi.

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